Guerra in Ucraina. Kiev a Berlino: "Armi subito. A rischio ciascuno di voi"

La Germania fa il muso duro a Putin, ma l'Ucraina la incalza ad andare oltre le parole e accelare nei fatti. In scena al forum economico di Davos, in Svizzera, promesse di Berlino e insofferenza di Kiev alle lentezze tedesche nelle forniture d'armi per respingere l'invasione russa.
Il cancelliere tedesco Scholz: "Non sarà Putin a dettarci le condizioni della pace"
"È per questo che sosteniamo l'Ucraina - ha detto il cancelliere tedesco tedesco Olaf Scholz -. Si tratta di un supporto strettamente coordinato con i nostri partner e alleati. E siamo d'accordo anche su un punto fondamentale: non stiamo facendo nulla che coinvolgerebbe la NATO nel conflitto. Ciò significherebbe un confronto diretto tra potenze nucleari. Si tratta piuttosto di chiarire a Putin che non sarà lui a dettarci le condizioni per la pace. L'Ucraina non lo accetterà e noi neanche".
Kiev chiama Berlino per le armi: "Non si tratta di difendere solo il nostro Paese, ma ciascuno di voi"
Quanto l'Ucraina non accetta sono però anche i ritardi di Berlino nella consegna di blindati e carri armati che aveva promesso a Kiev. Di "incomprensione" ha parlato il Ministro degli esteri Kuleba: "Rispetto le dinamiche interne al governo tedesco - ha detto -, ma non capisco perché sia così complicato". Appello invece del sindaco di Kiev, Vitaly Klitschko: "Nell'interesse di tutti, servono decisioni veloci - ha detto -. Qui non si tratta di difendere solo il nostro paese e le nostre famiglie. Ma di difendere ciascuno di voi".
"Insensato negoziare con Putin. Le sue scelte dimostrano che non è ragionevole"
"Con Putin non ha senso parlare - ha poi aggiunto ai microfoni di Euronews - perché le sue scelte dimostrano che non è una persona sensata. Insensato voler scatenare una guerra nel mondo di oggi, così come è insensato voler ricostruire l'impero sovietico". 80 invece i milioni di euro che il sindaco di Kiev stima sarebbero necessari, solo per ricostruire la sua città.