10° anniversario del terremoto, Mattarella in Emilia: "Vi ringrazio per quello che avete fatto"

Il presidente Sergio Mattarella in visita in Emilia.
Il presidente Sergio Mattarella in visita in Emilia. Diritti d'autore Presidenza della Repubblica.
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Di Euronews - Ansa
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Il presidente della Repubblica in visita a Finale Emilia e Medolla, due dei paesi più colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio 2012

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Il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, ha partecipato alle commemorazioni per il 10° anniversario del terremoto in Emilia: era il 20 maggio 2012. 

Quella notte, alle 4.04, un terremoto di magnitudo 5.9 ha sconquassato la Bassa emiliana, sconvolgendo la vita in paesi come Mirandola, Finale Emilia, San Felice sul Panaro, Cavezzo, Medolla e Sant'Agostino, in particolare fra le province di Modena e Ferrara, le più colpite. Ma gli effetti della scossa ha lasciato danni anche nelle province di Bologna, Reggio Emilia, Mantova e Rovigo. 

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Il Municipio di Sant'Agostino (Ferrara), poi abbattuto.Web

Bilancio ufficiale delle vittime del terremoto in Emilia, compresa la successiva scossa del 29 maggio: 28 morti e circa 350 feriti. 

La presenza del presidente Mattarella, prima a Finale Emilia e poi a Medolla, è stata importante e simbolica. 

"Avete cancellato una ferita così grave grazie alla ricostruzione"

"Voglio dirvi grazie per quello che avete fatto in questi anni per cancellare una ferita così grave, che rimane ancora nell'animo, nel ricordo e nelle impressioni di tutti coloro che l'hanno avvertita. Però quella ferita è cancellata da quanto avvenuto di ricostruzione, solidarietà, impegno". 

"Il terremoto - ha detto Mattarella - ha colpito una delle aree più produttive del Paese e ha rischiato di spezzare filiere, oltre che reti logistiche, essenziali per la competitività del nostro sistema. Le istituzioni hanno fatto la loro parte. Così il governo nazionale. Così la Ue ha anticipato quella svolta di segno espansivo e solidale, poi espressa in modo ampio e più compiuto con le politiche di rilancio seguite alla pandemia. Tutto ciò che si è sviluppato ha un nome: cooperazione istituzionale. Che vuol dire confronto aperto, partecipazione, impegno, convergenza, e infine unità d'azione". 

A Medolla (Modena), uno dei paesi più colpiti dal sisma - in particolare dalla seconda scossa, quella del 29 maggio - il presidente Mattarella è arrivato al teatro Facchini, salutato da centinaia di bambini delle scuole che hanno sventolato bandierine tricolore e gridato "presidente, presidente". 

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I bambini e il presidente. (Medolla, 20.5.2022)Presidenza della Repubblica

"Una strada utile per il Paese"

Siamo partiti che non c'era quasi nulla di impostato, abbiamo costruito una strada che è certamente stata utile e sarà utile per il Paese": ha dichiarato Vasco Errani, ex presidente della Regione Emilia-Romagna e in carica quando ci fu il terremoto del maggio 2012. 

"Le scuole ricostruite dopo il terremoto "sono diventate un riferimento, un catalogo a cielo aperto di cosa sono le scuole che stiamo costruendo sul territorio nazionale", ha detto il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, presente a Medolla. 

"Una ricostruzione esemplare", "una capacità di reazione straordinaria", "una grande risposta corale".
Il presidente della Regione Emilia-Romagna e Commissario alla ricostruzione Stefano Bonaccini lo diceparlando del lavoro fatto dopo il sisma del 2012. 

Alla ricostruzione, ha ricordato Bonaccini, "mancano le parti un po' più complicate perché riguardanti edifici, castelli, rocche, parti di centri storici, tutti o quasi sotto il vincolo delle soprintendenze. Hanno bisogno di una cura differente. "Speriamo che l'aumento dei prezzi delle materie prime non rallenti i cantieri". 

Tra gli ospiti dell'evento commemorativo anche il cantante Nek, originario di Sassuolo (Modena). 

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Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. (Medolla, 20.5.2022)Presidenza della Repubblica

➡️ Per saperne di più: la rinascita dell'Emilia dopo (soli) dieci anni

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