Il presidente del Sudafrica, Cyril Ramaphosa, guida i progetti dell'Unione africana per produrre il 60% dei vaccini somministrati in Africa entro il 2040, rispetto all'1% attuale
Vaccini africani... per l'Africa..
Il Presidente del Sudafrica, Cyril Ramaphosa, ha esortato le organizzazioni internazionali e le agenzie di donazione ad acquistare i vaccini anti-Covid dai produttori africani.
Soprattutto per i paesi dell'Africa.
Ad un vertice globale sul Covid, il presidente sudafricano ha affermato che ciò "garantirebbe il mantenimento delle capacità di sviluppo del continente".
"Le agenzie internazionali che hanno ricevuto molte donazioni per l'acquisto e l'approvvigionamento di vaccini per i Paesi ad economia in via di sviluppo non acquistano vaccini dai produttori africani, nemmeno per i vaccini destinati ai Paesi africani", ha dichiarato Ramaphosa.
Il presidente sudafricano ha, altresì, dichiarato che il Sudafrica sta ancora sostenendo la deroga alla proprietà intellettuale per migliorare l'accesso globale ai vaccini.
La proposta del presidente sudafricano arriva proprio mentre un'azienda produttrice di vaccini in Sudafrica, Aspen Pharmacare, rischia di interrompere la produzione per mancanza di clienti e di ordini.
A novembre l'azienda ha raggiunto un accordo di licenza per confezionare e vendere il vaccino di Johnson & Johnson da distribuire in tutta l'Africa.
Questo accordo è stato visto come una spinta per la produzione e la distribuzione di vaccini in Africa. Tuttavia, il Continente Nero ha ancora un basso tasso di vaccinazione, anche se sta affrontando una nuova ondata di coronavirus.
Meno di un africano su sei, infatti, ha ricevuto due dosi di vaccino.
L'obiettivo dell'Unione africana è di produrre localmente il 60% di tutti i vaccini somministrati in Africa entro il 2040, rispetto all'attuale 1%.
Secondo i progetti in corso, saranno allestiti impianti di produzione di vaccini in Egitto, Senegal, Kenya e Ruanda.