Il presidente sudafricano condanna le due sparatorie, avvenute a Soweto, sobborgo di Johannesburg, e a Pietermaritzburg. "Non possiamo essere ostaggi di criminali violenti", ha detto Ramaphosa. Ancora ignoto il movimento degli episodi. Ma il Sudafrica è percorso da un'ondata anomala di violenza
Sudafrica violento: 19 vittime in due sparatorie avvenute nella notte tra sabato 9 e domenica 10 luglio.
15 le vittime in una sparatoria in un bar nel quartiere Orlando Est di Soweto, un sobborgo di Johannesburg.
Secondo una prima ricostruzione, un gruppo di uomini è arrivato a bordo di un minibus taxi e ha aperto il fuoco su alcuni clienti del locale, poco dopo la mezzanotte.
"Hanno sparato a caso"
il commissario di polizia della provincia di Guateng, Elias Mawela, spiega:
"Quello che sappiamo è che gli assalitori sono entrati in quel locale, mentre i clienti si stavano divertendo e hanno sparato a caso... Per quanto riguarda il movente, al momento non lo conosciamo ancora, ma i nostri investigatori sono al lavoro".
Le persone decedute avevano un'età compresa tra i 30 e i 45 anni e la polizia sta indagando sulle accuse di omicidio e tentato omicidio.
"La squadra lavorerà 24 ore su 24 per rintracciare e consegnare alla giustizia i responsabili di questa sparatoria", ha dichiarato il Commissario di polizia del Kwazulu-Natal, Gen. Nhlanhla Mkhwanazi.
Oltre alle 15 vittime, nella sparatoria risultano almeno otto feriti, ricoverati in un ospedale di Johannesburg, il Chris Hani Baragwanath Academic Hospital.
Nell'attacco, sono stati usati fucili e una pistola da 9 mm, ha dichiarato il portavoce della polizia nazionale, Col. Dimakatso Sello.
I residenti di Soweto sono sconvolti da quanto accaduto.
"Mia nipote è salva per miracolo!"
La zia di una ragazza, sopravvissuta perchè al momento della sparatoria era in bagno, ha detto ad Africanews:
"Mia nipote, Zama, si trovava in quel locale. È stata fortunata a non essere colpita, praticasmente un miracolo!"
La seconda sparatoria
Sabato sera un'altra sparatoria è avvenuta in un altro ristorante, stavolta nella township di Sweetwaters, nella città di Pietermaritzburg. In questo caso, quattro le vittime le vittime
Il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha condannato i due episodi.
"Come paese"; ha dichiarato il presidente, "non possiamo permettere che criminali violenti ci terrorizzino in questo modo. Come governo, cittadini e strutture della società civile dobbiamo collaborare ancora più strettamente per migliorare le condizioni sociali ed economiche delle comunità, ridurre la criminalità violenta e stroncare la circolazione illecita di armi da fuoco", ha concluso Ramaphosa.
Il mistero di East London
La sparatoria nei bar arriva due settimane dopo che 21 adolescenti sono stati trovati morti in una taverna nella zona della città sudafricana di East London.
La causa di queste morti non è ancora stata resa nota dalle autorità, ma, secondo i funzionari di polizia che si occupano del caso, i ragazzi non sono stati colpiti da un proiettile né sono stati schiacciati in una calca.
Il mistero rimane.
Sempre più violenze dal 2021
Questi episodi di violenza arrivano un anno dopo le peggiori violenze in Sudafrica dalla fine dell'apartheid e dall'avvento della democrazia.
Nel luglio 2021, le rivolte, i massicci saccheggi e la distruzione di siti industriali, soprattutto a Johannesburg e nella provincia orientale di Kwazulu-Natal, hanno causato più di 350 morti.
Inizialmente scatenate dall'incarcerazione dell'ex presidente Jacob Zuma, condannato per oltraggio alla corte e perseguito per grave corruzione, le violenze hanno avuto luogo in un clima sociale ed economico teso.