Il ministro della Difesa Shoigu conferma il controllo della città e la resistenza di 2.000 soldati ucraini nell'acciaieria Azovstal di Mariupol. Putin annulla l'assalto all'acciaieria, ma l'assedio continua: "Da lì non deve uscire nemmeno una mosca"
"Non deve passare nemmeno una mosca"
L'Acciaieria Azovstal, a Mariupol, nell'est dell'Ucraina, resiste, con all'interno circa 2.000 militari ucraini.
Ma l'assedio delle forze russe continua, anche se - a sorpresa - dal Cremlino arriva l'ordine di annullare l'operazione.
Ma quello di Putin non è certamente un passo indietro.
**Una città fantasma: "Mariupol è sotto il controllo russo"
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Mariupol è una città fantasma, distrutta dai bombardamenti russi e prossima alla capitolazione.
Le truppe ucraine, asserragliate nell'acciaieria Azovstal, insieme a un gruppo di civili, rifiutano l'ultimatum delle forze russe.
"Il resto della città è sotto il controllo russo", annuncia il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, in un incontro al Cremlino proprio con Putin.
Il presidente commenta semplicemente così: "Un successo".
A Mariupol, però, l'evacuazione è fallita: il numero delle persone che sono riuscite ad allontanarsi dalla città è inferiore alle 6.000 previste, secondo il governatore di Donetsk.
L'Ucraina si dice disponibile a un ''round speciale di negoziati'' con la Russia per la riapertura dei corridoi umanitari.
A Mariupol, gli ucraini hanno minato alcune infrastrutture e anche delle imbarcazioni straniere ormeggiate nel porto. Lo ha detto il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu nel colloquio con Putin, secondo quanto riporta l'agenzia russa Interfax.
"I principali complessi infrastrutturali cittadini, incluso il porto e i canali di navigazione, sono stati minati. Non solo sono stati minati, ma sono anche stati bloccati da gru per imbarcazioni", ha detto Shoigu. "Le imbarcazioni che si trovavano là erano per lo più straniere", ha aggiunto.
Zelensky e l'adesione all'Ue
Sul fronte istituzionale, dopo l'incontro con il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, il presidente VolodymyrZelensky ha detto che l'Ucraina può sviluppare "la massima velocità" nell'adesione all'Unione europea, e che è "cautamente ottimista".
"Sono molto contento di dire, con cauto ottimismo, che i nostri partner hanno iniziato a capire meglio le nostre esigenze. Capire di cosa abbiamo esattamente bisogno. E quando ne abbiamo bisogno. Non in settimane, non in un mese, ma immediatamente. Proprio ora, mentre la Russia sta cercando di intensificare i suoi attacchi", ha spiegato Zelensky.
Appoggio canadese
"Le democrazie del mondo non rimarranno indifferenti alla continua aggressione e ai crimini di guerra della Russia", ha scritto sul suo account Twitter la ministra delle Finanze canadese, Chrystia Freeland, che - insieme agli omologhi di Stati Uniti, Regno Unito e Francia - ha abbandonato la sala del G20 a Washington quando i delegati russi hanno preso la parola.