Nell'ultimo mese e mezzo, molte organizzazioni si sono mobilitate per rendere la vita più sopportabile agli animali domestici nelle strade dell'Ucraina
Nell'ultimo mese e mezzo, molte organizzazioni animaliste si sono mobilitate per rendere la vita più sopportabile agli animali domestici nelle strade dell'Ucraina.
Ogni settimana, i volontari dell'Associazione ungherese per la protezione degli animali caricano almeno 5 tonnellate di cibo nei loro camion e lo consegnano in Transcarpazia.
"Abbiamo appena ricevuto un video da un rifugio a Sumi - dice Endre Kodolányi - fondatore Unità speciale salvataggio animali - dove le truppe russe si sono ritirate.
Hanno ricevuto una donazione e la direttrice del rifugio stava piangendo davanti al cibo perché non ne avevano visto per settimane e pensava che gli animali sarebbero morti".
Dopo un viaggio di 6 ore e un difficile attraversamento del confine, le donazioni arrivano al rifugio di Uzghorod, gestito da Irina Azizyan.
All'inizio, quest'ultima raccoglieva solo cibo per i cani randagi della zona, ma da quando è iniziata la guerra ha rifornito rifugi da Kharkiv a Odessa.
Anche nei giorni più bui dei combattimenti, i treni erano usati per trasportare cibo verso l'est per gli amici degli animali non ancora fuggiti: sinora hanno ridistribuito più o meno 100 tonnellate di cibo e medicine.
"Purtroppo - dice Irina Azizyan, rifugio per animali Barbus - le regioni attaccate dai soldati russi, come i piccoli villaggi vicino a Kiev, sono in rovina: gli animali corrono su e giù affamati, molti sono morti, molti sono stati abbandonati".
Almeno un milione di persone è fuggito con i propri animali domestici: il rifugio ha 170 cani, i cui proprietari sono scappati in Ungheria o in Slovacchia.