Sirene antiaeree, sabato, in tutte le città dell'Ucraina. Anche Kiev, dopo giorni di calma apparente, teme nuovi bombardamenti. Mariupol totalmente sotto assedio, la conquista russa sembra ormai vicina
Per tutta la notte e nelle prime ore del sabato mattina, le sirene antiaeree hanno suonato a Kiev e in quasi tutte le città dell'Ucraina, da Leopoli a Odessa, da Donetsk a Kharkiv e in molte altre città (Rivne, Ivano-Frankivsk, Volyn, Khmelnytsky, Vinnytsia, Zhytomyr, Dnipro, Kryvyi Rih, Zaporizhzhia, Cherkasy, Poltava e Mykolaiv).
Dopo giorni di calma apparente, almeno su Kiev, il rischio di nuovo bombardamenti russi è reale.
Vittime ucraine: 2.500-3.000 militari e 900 civili
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato: "Finora sono morti circa 2.500-3.000 militari ucraini".
Ma ci sono anche le vittime civlli.
Andriy Nebytov, capo della polizia regionale di Kiev:
"Il numero dei civili uccisi ha superato i 900 e, sottolineo, si tratta di civili. I cui corpi abbiamo consegnato agli esperti per l'esame forense. Si tratta di più di 900 persone attualmente uccise per mano dell'esercito russo".
52° giorno di guerra: la rappresaglia russa
Dopo 52 giorni di guerra, I combattimenti continuano su fronti sempre aperti, come la città di Kharkiv, e il bilancio delle vittime continua a salire.
Come rappresaglia per l'affondamento nel Mar Nero dell'incrociatore lanciamissili "Moskva" da parte ucraina, la Russia ha minacciato di intensificare gli attacchi.
Per gli ucraini, l'affondamento del "Moskva" è stato simbolico, risollevando il morale di un intero Paese. E decine di cittadini hanno fatto la fila, venerdì, per comprare il francobollo commemorativo, dedicato - in particolare - alla vicenda dell'Isola dei Serpenti, praticamente un prologo della guerra, della quale è stata protagonista la stessa "Moskva", con il suo equipaggio.
Mariupol: assedio totale.
Le truppe russe, appoggiate dai separatisti filo-russi del Donbass, non sono ancora riuscite a conquistare interamente Mariupol, ma l'assedio alla città ormai è totale. Se dovesse conquistarla, la Russia potrebbe concentrare le sue forze nel sud-ovest, sulla strada per Odessa.
Le forze armate ucraine hanno respinto dieci attacchi nemici nei territori di Donetsk e Lugansk nelle ultime 24 ore, distruggendo tre carri armati, un veicolo blindato per il trasporto delle truppe, due auto e tre sistemi di artiglieria.
Lo ha reso noto l'esercito di Kiev, secondo quanto riporta il quotidiano inglese "The Guardian".
"Sievierodonetsk distrutta al 70%"
Il capo dell'amministrazione militare civile di Sievierodonetsk, Oleksandr Striuk, ha dichiarato che il 70% della città è stato distrutto dai bombardamenti russi e che solo circa 20.000 persone sono rimaste su un totale di 135.000 residenti. Lo riporta il "Kyiv Independent".
Sievierodonetsk si trova nell'ovest della regione ucraina orientale di Lugansk, confinante con la Russia.
Viaggio a Washington
Il primo ministro ucraino Denys Shmyhal è atteso, intanto, a Washington la prossima settimana, in occasione del vertice tra Fondo monetario internazionale (FMI) e Banca Mondiale.
Con Shmyhal viaggeranno il ministro delle Finanze e il governatore della Banca Centrale ucraina, Serhiy Marchenko e Kyrylo Shevchenko. I tre avranno incontri con funzionari dei Paesi del G7 e prenderanno parte a una tavola rotonda sul conflitto tra Kiev e Mosca, ospitata dalla Banca Mondiale.
Sanzioni sul gas: Unione europea indecisa. Ma la Germania aumenta gli aiuti
L'Ucraina continua a chiedere più sanzioni e più aiuti militari, che continuano ad arrivare dai Paesi occidentali.
Mentre l'Unione europea sembra ancora indecisa (per l'opposizione di alcuni Paesi) se sanzionare la Russia direttamente sugli idrocarburi, la Germania ha approvato un notevole aumento del supporto militare e logistico che fornirà all'Ucraina.
Lo ha confermato il ministro delle Finanze tedesco, Christian Lindner, con un tweet: il governo tedesco, nel bilancio supplettivo, "porterà a 2 miliardi di euro" i fondi per gli aiuti militari internazionali, la maggior parte dei quali saranno destinati all'Ucraina.