La guerra porta dolore, perdite, paura, ma quando le battaglie sono portate a termine emerge un'altra vittima, sofferente, silenziosa: la natura
Per gli esseri umani, la guerra è una tragedia enorme: porta dolore, perdite, paura.
Ma quando le battaglie sono portate a termine, emerge un'altra vittima, sofferente, silenziosa: la natura.
Esplosioni riecheggiano continuamente in Ucraina, tuttavia - a guerra ultimata - lecito ipotizzare che l'ambiente sarà stato irreparabilmente danneggiato.
"Enormi aree dell'Ucraina sono state colpite - dice Bohdan Vykhor, direttore esecutivo del WWF Ucraina - regioni dove ci sono un sacco di rifiuti pericolosi.
Se i militari li distruggono, questo può causare un enorme inquinamento delle acque di fiumi molto grandi: la guerra aumenta la probabilità di incendi boschivi, perché ora è primavera, tempo in cui gli animali danno alla luce la prole.
Ed a causa dell'alta intensità degli incendi boschivi che si causeranno danni alle persone e all'inquinamento dell'aria, ma s'influenzerà anche la biodiversità".
Durante la guerra, sorge un'altra minaccia: la distruzione intenzionale della natura e dei suoi ecosistemi.
Ad esempio, durante la guerra del 2008 tra Russia e Georgia, grossi incendi divamparono nel parco nazionale Borjomi-Khagarauli e grandi parti di foreste furono distrutte.
Secondo l'ex ministro dell'ambiente georgiano, gli incendi non sono stati accidentali.
"Dopo tutti questi anni - dice Irakli Ghvaladze, l'ex ministro - ora sono ancora più sicuro che nel 2008, i danni all'ambiente sono stati fatti di proposito.
Ce ne sono stati di diversi tipi: ad esempio, quando le navi sono state distrutte, l'olio combustibile si è riversato inquinando il mare.
Il danno maggiore è stato dato, naturalmente, dagli incendi a Borjomi e nella gola di Ateni: quasi 1.000 ettari sono stati danneggiati, il territorio fu probabilmente colpito da bombe incendiarie, che causarono enormi danni.
Naturalmente, allora, non era così facile documentare tutto, le capacità tecniche erano scarse".
I conflitti armati danneggiano la natura in molti modi: secondo un'ambientalista georgiana, quando la Russia combatteva in Cecenia, gli animali fuggivano sulle montagne del Caucaso.
"L'impatto sugli animali selvatici era evidente in Georgia - dice Nino Chkhobadze, presidente georgiana dei Verdi - da che parte andavano, migrando.
Abbiamo assistito a questo processo, abbiamo visto con i nostri occhi cosa succedeva in Georgia quando la Russia era in guerra in Cecenia, come fuggivano, intendo non solo le persone".
Gli orrori della guerra non mettono in pericolo, dunque, solo le persone: in un mondo intrecciato, ogni singola esplosione lascia il suo segno, sulla gente e sul pianeta.