Riflessioni e discussioni nel mondo su quello che accade in Ucraina. Davvero si può parlare di genocidio, come ha detto Biden? Investigatorii al lavoro, Corte Penale Internazionale all'opera e avvocati dei diritti umani già attivati, ma il genocidio sarà un crimine molto difficile da provare
Gli investigatori internazionali già presenti in Ucraina stanno documentando i presunti crimini di guerra commessi dalle truppe russe in varie parti del Paese, dopo l'invasione iniziata lo scorso 24 febbraio.
Alcuni leader, come - ad esempio - il presidente americano Joe Biden, il primo a parlarne pubblicamente, credono che la Russia stia commettendo un "genocidio".
Ma per altri, come il presidente francese Emmanuel Macron, la parola "genocidio" deve essere usata correttamente.
"Dichiarazioni di Biden senza valutazioni ufficiali"
E gli esperti sottolineano che il "genocidio" è molto difficile da dimostrare.
Spiega l'avvocatessa dei Diritti Umani, Gissou Nia, Direttrice di "Atlantic Council":
"Il crimine di genocidio è molto difficile da provare, perché bisogna dimostrare l'intento specifico. Quando il presidente Biden ha detto che in Ucraina si sta commettendo un genocidio, penso che quelle parole abbiano avuto molta forza come dichiarazione politica e, certamente, riflettono alcune delle tendenze preoccupanti e dei rapporti che stiamo ricevendo dall'Ucraina. Ma non credo che sia stata fatta sulla base di alcuna valutazione ufficiale che il governo degli Stati Uniti abbia effettuato".
"Abbiamo ragionevoli motivi..."
In realtà, la Corte Penale internazionale, per ora, è prudente, e per il momento parla di soltanto di "indicazioni" di possibili crimini di guerra commessi.
Ha dichiarato Karim Khan, procuratore della Corte penale internazionale:
"Come ho dichiarato quando ho presentato i documenti alla corte il 2 marzo, abbiamo ragionevoli motivi per credere che siano stati commessi crimini che rientrano nella giurisdizione della Corte".
Pensando a Mariupol, Irpin, Bucha, Borodyanka, ma non solo, il governo di Kiev è convinto che quando riuscirà a "liberare" ancora più zone del territorio dell'Ucraina, altri crimini commessi dai russi verranno alla luce.
Mosca ribatte accusando la giustizia internazionale di essere "di parte" e gli ucraini di aver ucciso molti civili, soprattutto nelle zone del Donbass.