In Ucraina si sta compiendo un genocidio? Gli esperti: "Sarà difficile da dimostrare"

Una "scena del crimine" in Ucraina.
Una "scena del crimine" in Ucraina. Diritti d'autore AP Photo
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Di Cristiano TassinariEuronews World
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Riflessioni e discussioni nel mondo su quello che accade in Ucraina. Davvero si può parlare di genocidio, come ha detto Biden? Investigatorii al lavoro, Corte Penale Internazionale all'opera e avvocati dei diritti umani già attivati, ma il genocidio sarà un crimine molto difficile da provare

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Gli investigatori internazionali già presenti in Ucraina stanno documentando i presunti crimini di guerra commessi dalle truppe russe in varie parti del Paese, dopo l'invasione iniziata lo scorso 24 febbraio.

Alcuni leader, come - ad esempio - il presidente americano Joe Biden, il primo a parlarne pubblicamente, credono che la Russia stia commettendo un "genocidio".

Ma per altri, come il presidente francese Emmanuel Macron, la parola "genocidio" deve essere usata correttamente.

"La parola genocidio ha un significato e la parola genocidio, oggi, deve essere valutata dai giuristi, non dai politici".
Emmanuel Macron
44 anni, Presidente Francia
Screenshot AFP
Il presidente francese Macron durante l'intervista radiofonica in cui ha commentato le parole di Biden sul genocidio.Screenshot AFP

"Dichiarazioni di Biden senza valutazioni ufficiali"

E gli esperti sottolineano che il "genocidio" è molto difficile da dimostrare.
Spiega l'avvocatessa dei Diritti Umani, Gissou Nia, Direttrice di "Atlantic Council":
"Il crimine di genocidio è molto difficile da provare, perché bisogna dimostrare l'intento specifico. Quando il presidente Biden ha detto che in Ucraina si sta commettendo un genocidio, penso che quelle parole abbiano avuto molta forza come dichiarazione politica e, certamente, riflettono alcune delle tendenze preoccupanti e dei rapporti che stiamo ricevendo dall'Ucraina. Ma non credo che sia stata fatta sulla base di alcuna valutazione ufficiale che il governo degli Stati Uniti abbia effettuato".

Euronews
Gissou Nia, celebre avvocatessa impegnati nella difesa dei diritti umani.Euronews

"Abbiamo ragionevoli motivi..."

In realtà, la Corte Penale internazionale, per ora, è prudente, e per il momento parla di soltanto di "indicazioni" di possibili crimini di guerra commessi.

Ha dichiarato Karim Khan, procuratore della Corte penale internazionale:
"Come ho dichiarato quando ho presentato i documenti alla corte il 2 marzo, abbiamo ragionevoli motivi per credere che siano stati commessi crimini che rientrano nella giurisdizione della Corte".

Screengrab by AP video
Il procuratore della Corte Penale Internazionale, Karim Khan, in visita in Ucraina. (14.4.2022)Screengrab by AP video

Pensando a Mariupol, Irpin, Bucha, Borodyanka, ma non solo, il governo di Kiev è convinto che quando riuscirà a "liberare" ancora più zone del territorio dell'Ucraina, altri crimini commessi dai russi verranno alla luce.

Mosca ribatte accusando la giustizia internazionale di essere "di parte" e gli ucraini di aver ucciso molti civili, soprattutto nelle zone del Donbass.

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