La rimozione dei messaggi dal Muro del Pianto a Gerusalemme. Lo sguardo quest'anno è rivolto all'Ucraina
Quest’anno al Muro del Pianto di Gerusalemme lo sguardo è rivolto all’Ucraina e alla guerra in corso. Nei tradizionali preparativi per la Pasqua i guardiani, insieme al rabbino Shmuel Rabinowitz sono impegnati nelle rituali pulizie che includono la rimozione dei biglietti votivi infilati dai fedeli fra le pietre millenarie.
Migliaia, forse milioni, di messaggi portati di persona oppure spediti a Gerusalemme. Vengono rimossi solo due volte all'anno: in occasione della Pasqua e poi, circa sei mesi dopo, per il Capodanno ebraico.
I biglietti vengono poi raccolti con cura sepolti nel vicino cimitero ebraico del Monte degli Ulivi, assieme con libri sacri non più in uso, che comunque non possono essere distrutti.
Il Muro Occidentale, conosciuto anche come Muro del Pianto, è uno dei luoghi più sacri dell'ebraismo a Gerusalemme. In ogni fessura della parete vengono messi messaggi con preghiere scritte. La struttura è quel che rimane del complesso del Secondo Tempio, distrutto nel 70 d.C. Si trova oggi sotto la piazza conosciuta dai musulmani come il Nobile Santuario e dagli ebrei come il Monte del Tempio.