E intanto, in visita a Mosca, il ministro degli Esteri del Qatar ha invitato il suo omologo Lavrov a "dar voce alla ragione", ricevendo però la consueta replica evasiva
Un'invasione proditoria ma al contempo premeditata per anni. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel suo discorso quotidiano alla nazione, ha definito l'invasione russa in corso dal 24 febbraio.
Accusando Mosca di voler radere al suolo la storia e le città del paese, Zelensky ha promesso che ogni pietra verrà ricostruita
"Le truppe russe continuano a distruggere le nostre infrastrutture, le nostre città: ma sappiate che ricostruiremo tutto, ripristineremo ogni cosa. Ogni strada di ogni città. Ogni casa di ciascun ucraino. Dopo la guerra, sono sicuro che saremo in grado di farlo rapidamente. Rivolgeremo tutti i nostri sforzi a questo, con l'aiuto del mondo. Stiamo già accumulando fondi perché l'Ucraina possa vivere".
Nel frattempo, in una difficile visita a Mosca, il ministro degli Esteri del Qatar ha chiesto di "dar voce alla ragione" evitando l'inasprirsi dell'escalation; e ricevendo però l'ormai consueta replica evasiva del suo omologo Sergej Lavrov.
"Apprezziamo l'attenzione che le autorità del Qatar, e personalmente l'emiro Tamim (Bin Hamad Al Thani, sovrano del Qatar, ndr), stanno prestando alla situazione attuale. Apprezziamo che il Qatar cerchi di usare un'opportunità per aiutare a raggiungere accordi sulle questioni che sono all'ordine del giorno oggi, prendendo in considerazione la sicurezza paneuropea, compresa la sicurezza dell'Ucraina e della Russia".
Anche il Vaticano ha offerto la sua mediazione al ministro degli esteri russo, ma non ha ancora ricevuto risposta. I colloqui sulla guerra e su un possibile armistizio tra russi e ucraini sono stati sospesi per oggi, ma riprenderanno domani