Ucraina, i separatisti del Donbass: "Missili su aree residenziali"

cratere dell'esplosione in Mira Avenue (Viale della Pace) a Mariupol, Ucraina, domenica 13 marzo 2022
cratere dell'esplosione in Mira Avenue (Viale della Pace) a Mariupol, Ucraina, domenica 13 marzo 2022 Diritti d'autore Evgeniy Maloletka/Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved
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I filorussi parlano di di un missile a corto raggio i cui detriti avrebbero causato la morte di 20 civili

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Nemmeno l'invasione russa dell'Ucraina ha potuto fermare la guerra nelle enclave separatiste del Donbass.

A Donetsk, una delle due autoproclamate repubbliche popolari da poco riconosciute da Mosca, i leader filorussi hanno accusato l'esercito ucraino di aver fatto strage di civili, lanciando un missile balistico a corto raggio Točka che si sarebbe schiantato di fronte a un bancomat uccidendo almeno 20 persone e ferendone altre 23.

Tra le vittime ci sarebbero anche dei bambini, stando alla denuncia del leader filorusso Denis Pušilin che ha inoltre accusato l'esercito di Kiev di aver caricato il missile con munizionamento a grappolo, il cui uso è bandito dall'Onu e dal diritto internazionale.

Sul suo account Telegram, la difesa territoriale di Donetsk ha pubblicato foto che mostrano diversi corpi insanguinati che giacciono in una strada in mezzo ai detriti. Secondo la ricostruzione, ancora da verificare, le difese aeree separatiste avrebbero intercettato un missile ucraino, i cui "detriti" hanno poi colpito le vittime.

Nelle stesse ore, e nella stessa regione, anche se sul lato controllato dalle forze ucraine i residenti di Kramators'k si sono svegliati con le bombe che piovevano dalle posizioni nemiche. Al primo pomeriggio non erano state segnalate vittime, ma in molti hanno dovuto lasciare le loro abitazioni.

Il martirio di Kharkiv

E a nord est l'esercito russo continua a bombardare a tappeto la città di Kharkiv, la più martoriata dall'inizio del conflitto: un edificio residenziale di quattro piani è stato totalmente distrutto da una pioggia di missili.

Sfruttando la vicinanza del confine russo, da due settimane le forze di Mosca martellano la città con missili cruise oltre ai micidiali Grad: il centro urbano è letteralmente martoriato, mentre le organizzazioni umanitarie come la Croce rossa internazionale ancora faticano ad entrare in città.

Gli ultimi attacchi arrivano sullo sfondo della ripresa dei negoziati tra russi e ucraini, in una giornata che dovrebbe essere segnata dall'apertura di 10 corridoi umanitari, alcuni dei quali sono ormai in sospeso da due settimane

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