Nuovo round diplomatico - ma solo in videoconferenza - tra Kiev e Mosca, almeno per il cessate il fuoco. Secondo la Farnesina, intanto, 400 italiani sono ancora in Ucraina, di cui 34 "intrappolati" nelle città sotto assedio, come Mariupol e Irpin
Dopo una notte in cui le sirene hanno suonato in 19 delle 24 regioni ucraine, Russia e Ucraina riprendono oggi i colloqui, almeno per un cessate il fuoco: questa volta, i negoziati si svolgerano tramite un collegamento in videoconferenza.
Le autorità ucraine hanno comunicato, domenica, che oltre 5.500 persone sono state evacuate dalle città in prima linea.
34 italiani "intrappolati"
Secondo la Farnesina, sono ancora 400 gli italiani in Ucraina, di cui 34 intrappolati nelle città sotto assedio, come Mariupol: lo ha annunciato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.
Nel frattempo, Mosca ha giustificato il suo attacco missilistico ad una base di addestramento militare, a 25 km dal confine con la Polonia, membro dell'Unione europea e della NATO, come un "obiettivo legittimo".
Il Segretario di Stato americano Antony Blinken, però, la pensa diversamente, scrivendo su Twitter:
"Condanniamo l'attacco missilistico della Federazione Russa contro il Centro Internazionale per il mantenimento della pace e della sicurezza a Yavoriv, La brutalità deve finire".
Oltre alle 35 vittime causate dall'attacco, decine di soldati feriti sono stati portati in un ospedale vicino alla base militare di Yavoriv. I feriti sono almeno 130.
Domenica, i media russi hanno diffuso un filmato di quella che, secondo la loro interpretazione, è una colonna di militari russi che si dirige verso Kiev.
Le autorità ucraine hanno segnalato un aumento dei combattimenti e degli spari all'interno della zona periferica della capitale, compresa Irpin, dove ieri è rimasto ucciso il giornalista americano Brent Renaud.
Secondo l'esercito ucraino, i russi si stanno preparando per lo sbarco via mare a Odessa e per l'assalto finale via terra a Kiev.
Alexei Lipiridi, 46enne soldato ucraino, racconta:
"I russi stanno provando il fuoco sparando su di noi. Si stanno preparando a passare all'offensiva contro Kiev, ecco perché stanno cercando di spaventarci".
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha visitato i soldati feriti in un ospedale militare a Kiev e ha nuovamente invitato la NATO ad imporre una "No-Fly zone", avvertendo che - altrimenti - è solo una questione di tempo prima che i razzi russi cadano anche sul territorio della NATO.
Morta la donna incinta, simbolo del bombardamento sull'ospedale pedriatico
Non ce l'ha fatta la donna incinta che la scorsa settimana era stata evacuata dall'ospedale di Mariupol, colpito dai bombardamenti delle forze russe.
Le immagini avevano fatto il giro del mondo: la donna teneva una mano sul ventre, mentre veniva trasportata su una barella. Anche il piccolo che portava in grembo è morto. Trasferiti in un altro ospedale, i medici hanno eseguito un taglio cesareo, ma il bambino non ha mostrato segni di vita.
Il bilancio del bombardamento all'ospedale della città sul mar d'Azov era di almeno 3 morti e 17 feriti. Mosca è stata accusata di crimini di guerra per l'attacco.
La Russia, che ha da subito negato ogni responsabilità e accusato le donne che apparivano nei video di essere attrici pagate da Kiev, sostiene che l'ospedale pedriatico fosse una copertura e che al suo interno si nascondevano invece milizie ultra-nazionaliste ucraine. L'ambasciatore russo alle Nazioni Unite e l'ambasciata russa a Londra hanno definito le immagini una "fake news".