Newsletter Newsletters Events Eventi Podcasts Video Africanews
Loader
Seguiteci
Pubblicità

Cina su Ucraina: "Serve una soluzione negoziata per evitare la crisi umanitaria"

Cina su Ucraina: "Serve una soluzione negoziata per evitare la crisi umanitaria"
Diritti d'autore  Elizabeth Frantz/AP
Diritti d'autore Elizabeth Frantz/AP
Di Euronews
Pubblicato il
Condividi questo articolo Commenti
Condividi questo articolo Close Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto: Copy to clipboard Copied

Ucraina, le diplomazie tentano di fermare la guerra. Ma il segretario della Nato Stoltenberg dice: "I russi colpiscono i civili, è un crimine di guerra"

PUBBLICITÀ

Il presidente cinese fa appello alla moderazione per evitare una "crisi umanitaria su larga scala" in Ucraina.

"La fiamma della guerra si è riaccesa nel continente europeo", ha detto Xi Jinping in un incontro virtuale con il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Schoz. 

Il presidente cinese ha dunque sollecitato una soluzione negoziata del conflitto.

Il vuoto non colmato dalle diplomazie si è tradotto negli attacchi subiti dai civili ucraini in fuga dalle truppe russe. 

Il Segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ne ha parlato durante la sua visita in Lettonia:

Ci sono rapporti molto attendibili che parlano di civili sotto il fuoco russo mentre cercano di scappare. Prendere di mira i civili è un crimine di guerra, ed è totalmente inaccettabile
Jens Stoltenberg
Segretario generale Nato

Non lontano, in Estonia, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha concluso il giro di incontri nelle repubbliche baltiche.

Blinken ha assicurato loro che la Nato garantirà la loro sicurezza contro una minaccia che conoscono in prima persona: "Come ho detto ieri in Lituania e in Lettonia, il popolo dell'Estonia che ha vissuto decenni di occupazione sovietica capisce in maniera profonda quanto sia sbagliata la guerra non provocata e ingiustificata della Russia in Ucraina, come il mondo debba difendere il diritto dell'Ucraina ad esistere come Paese democratico sovrano e libero di scegliere il proprio futuro".

La premier estone Kaja Kallas ha detto che le sanzioni contro la Russia dovrebbero essere estese a criptovalute, petrolio e porti marittimi "finché la macchina da guerra di Putin non sarà paralizzata".

Vai alle scorciatoie di accessibilità
Condividi questo articolo Commenti

Notizie correlate

Guerra ucraina, no della Nato alla no-fly zone sui cieli ucraini

La Nato: " Risponderemo, la Russia pagherà un prezzo severo"

Gli Stati Uniti sospendono alcune forniture militari a Kiev: scorte in calo, Berlino valuta i missili Taurus