Secondo i sindacati ha aderito il 75% degli insegnanti. Una protesta contro la “confusione” dei protocolli anti-Covid. Un messaggio di ‘esasperazione
Insegnanti, presidi, ispettori dell'Educazione Nazionale. In Francia si è tenuto un imponente sciopero della scuola, dove i principali sindacati della scuola si sono uniti per contestare la confusione dei protocolli imposti dal ministro dell’Istruzione Jean-Michel Blanquer per far fronte all’emergenza Covid.
In piazza gli addetti del settore scolastico hanno chiesto maggiore chiarezza sui protocolli sanitari imposti, dicendosi stanchi dei soliti annunci e proclami fatti dal governo. “Non è uno sciopero contro un virus ma per la disorganizzazione causata dalle regole di test e tracciamento dei contatti, per l’aumento del rischio di contagio e la carenza di mascherine per il personale”, hanno fatto notare i rappresentanti delle principali sigle sindacali.
Allo sciopero avrebbe aderito circa il 75 per cento degli insegnanti francesi della scuola primaria mentre metà delle scuole sarebbero chiuse. Si tratta di uno sciopero “senza precedenti” fanno sapere i sindacati, un messaggio di “esasperazione”.
Cosa chiedono gli inseganti francesi
Il ministero dell’Istruzione francese ha promesso che verranno distribuite 55 milioni di mascherine chirurgiche ogni mese ma il settore chiede le FFP2. Oltre ai protocolli, i sindacati contestano la gestione dell’informazione da parte del ministro Blanquer, non condividendo il fatto che “il ministro dell’istruzione si rivolga ai media prima che al personale” scolastico, ha detto Bruno Bobkiewicz dell’Unione nazionale dei sindacati autonomi (Unsa).
Intanto dal ritorno a scuola dopo le vacanze di Natale, il 3 gennaio, le normative sul Covid-19 sono già cambiate tre volte. Intanto nelle scuole i contagi aumentano, colpa anche di Omicron. Nell’area metropolitana di Parigi la scorsa settimana è stato confermato che circa il 5% dei bambini delle scuole primarie e medie è stato infettato. Tra i ragazzi di età compresa tra i 15 ei 17 anni, la cifra era superiore al 6%.
Il ministero ha conteggiato 50mila nuovi casi di Covid-19 fra gli studenti negli “ultimi giorni” e un enorme numero di classi in quarantena a causa del virus: 10.553.