La nuova ondata di Covid-19 che sta colpendo l'Europa sta avendo un impatto minore in Spagna, grazie agli alti tassi di immunizzazione nel paese, ma i casi sono comunque in aumento. I centri di vaccinazione in Spagna sono di nuovo pieni, il Natale sarà una prova-verità per la "strategia spagnola"
La nuova ondata di Covid-19 che sta colpendo l'Europa sta avendo un impatto minore in Spagna, grazie agli alti tassi di immunizzazione nel paese, ma i casi sono comunque in aumento.
I centri di vaccinazione in Spagna sono di nuovo pieni, anche se l'80% della popolazione spagnola è già stata vaccinata.
Oltre agli ultra50enni e agli over 60 che ricevono la loro terza dose, ci sono altresi molti giovani che ricevono il vaccino per la prima volta.
Da metà novembre, quasi 200.000 spagnoli - prima riluttanti - hanno deciso di farsi vaccinare.
Marina, una ragazza, spiega il perchè:
"Ho 19 anni e sto facendo la mia prima dose, proprio per poter partecipare agli incontri di famiglia di Natale... Non è che non ne avessi bisogno anche prima, è che l'ho proprio evitato, ma ora non si può più fare!"
"Non dimentichiamo le misure di protezione"
La campagna di richiamo della vaccinazione segue la nuova ondata di casi di Covid e la preoccupazione per la variante Omicron, già registrata in Spagna. Ma gli epidemiologi avvertono che il vaccino non è l'unica soluzione
Ángela Domínguez, epidemiologa:
"Ora sappiamo che la capacità di diffusione del virus è molto più ampia. È circa tre volte superiore... non c'è una ricetta magica! Il vaccino non è la soluzione; non è che possiamo dimenticare tutto solo perché siamo vaccinati. La situazione mostra che c'è una nuova epidemia e chi non ha fatto il vaccino deve farlo ora, ma allo stesso tempo dobbiamo osservare altre misure, come l'uso della mascherina, il distanziamento sociale, la ventilazione interna negli spazi chiusi...".
"Non è ancora finita, attenti..."
Gli ospedali spagnoli non hanno avuto ripercussioni, fortunatamente, ma i medici esortano la popolazione a rimanere vigile.
Il dottor Javier Garcia Fernandez, Presidente della Società spagnola di Anestesiologia e Terapia Intensiva:
"La mia raccomandazione è che il pubblico presti attenzione alle indicazioni delle società scientifiche; quindi, quando finalmente vedremo quanto sono efficaci i vaccini, per favore prestate attenzione. Non è ancora finita!".
Natale salvo?
Spiega il corrispondente di Euronews da Madrid, Jaime Velázquez:
"Mentre diverse regioni della Spagna stanno imponendo nuove restrizioni per affrontare la nuova ondata, il turismo e l'ospitalità temono un'altra stagione natalizia deludente, e la variante Omicron potrebbe solo peggiorare le cose".
Il settore dell'ospitalità incrocia le dita
Bar e ristoranti di Madrid sono completamente prenotati in vista delle serata pre-natalizie, tipiche anche in Spagna tra colleghi e amici.
Gli imprenditori del settore avvertono che non saranno in grado di rimanere a galla se ci saranno ulteriori restrizioni alle loro attività.
Juan José Blardony, direttore dell'Associazione dell'ospitalità di Madrid:
"Non possiamo permetterci che bar e ristoranti chiudano di nuovo. Siamo stati colpiti duramente. La maggior parte delle aziende sono indebitate. Quello che vogliamo inviare è un messaggio positivo e stiamo prendendo tutte le misure necessarie per fare in modo che questa festa, che tutti noi ci meritiamo, non si trasformi in un'impennata di contagi".
La Spagna ha registrato quasi 100.000 nuovi casi nelle ultime due settimane, ma è ancora lontana da un alto rischio di trasmissione.
Questo Natale potrebbe essere una cartina di tornasole per la strategia futura della Spagna contro il Covid.