Conferenza per il clima, l'aumento della temperatura globale potrebbe essere limitato a 1,8 gradi. Ma gli Stati non sono vincolati
Alla COP26 l'ottimismo è moderato perché lo scostamento dall'obiettivo iniziale (1,5° C rispetto ai livelli pre industriali) è stato ridotto.
Fatih Birol, capo dell'Agenzia Internazionale dell'Energia, ha dichiarato che se tutti i compromessi saranno mantenuti, l'aumento della temperatura globale potrebbe essere limitato a 1,8 gradi. Un traguardo possobile, secondo alcuni scienziati
Johan Rockstrom, direttore dell'Istituto di Potsdam per la ricerca sull'impatto climatico, sottolinea il possibile buon risultato: "La differenza rispetto a due giorni fa, quando stavamo ancora seguendo un percorso di 2,7°, e oggi, dove stiamo seguendo un percorso di 1,9 gradi Celsius, è enorme. L'India è salita a bordo e promette la soglia di zero emissioni nette entro il 2070. Può sembrare poco significativo, ma fa pendere la bilancia. Fa pendere la bilancia completamente, e si passa da un percorso di 2,7 a uno di 1,9 gradi".
Il punto debole del ragionamento è che gli impegni assunti dagli Stati, in realtà, non sono vincolanti. Come quello di limitare l'uso del carbone.
Dominika Lasota, attivista climatica polacca, manifesta perplessità: "Penso che l'impegno di eliminare gradualmente il carbone sia una vera barzelletta. Quello che vediamo - dice - è che i governi non stanno letteralmente prestando alcuna attenzione alle nostre vite e, soprattutto, alle vite delle persone
Per sostenere "un'azione reale" per il clima, Fridays for Future Scotland promuove uno sciopero venerdì a Glasgow, con la partecipazione dell'attivista svedese Greta Thunberg.