Ungheria, in tre al secondo turno delle primarie dell'opposizione

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Si deciderà al secondo turno delle primarie dell'opposizione il candidato che sfiderà l’attuale premier ungherese, Viktor Orbán, alle elezioni politiche di aprile

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Un applauso ha accolto la candidata vincitrice alle primarie dell'opposizione in Ungheria. Ma Klára Dobrev, vicepresidente del Parlamento europeo, in testa con il 34,7% si trova in una posizione difficile: niente maggioranza assoluta e, contro di lei, la cordata degli altri due candidati, rinviati al secondo turno delle primarie, tra cui il sindaco di Budapest, Gergely Karácsony.

"Un leader forte non deve separare, ma unire. Durante il secondo turno, comunicherò ciò che è necessario fare per battere Fidesz e tenere unita l'opposizione - dice Karácsony - Questa consapevolezza non poteva essere acquisita nella sfera pubblica o a Bruxelles. Può essere fatta nostra qui, nelle municipalità, combattendo ogni giorno contro Fidesz".

Il sindaco di Hodmezovasarhely, Péter Márki-Zay, terzo candidato al secondo turno sostiene che le primarie siano un grande successo non solo per lui, ma per l'intero Paese: "Ci sono molte circoscrizioni dove, a causa del sistema a turno unico, non è sicuro che il candidato vincitore sia quello che ha più possibilità di battere Fidesz. Ma in ogni caso, chi vince ha un sostegno indiscutibile e una certa esperienza nella campagna elettorale e, con questo background, può provare a battere il partito di maggioranza nell'aprile 2022".

Nelle 106 circoscrizioni ungheresi, il voto si è dunque chiuso. Circa 700 mila persone hanno partecipato al primo turno delle primarie di opposizione. I votanti hanno scelto il candidato del loro collegio e il candidato premier. Ci sono state alcune figure controverse: ha fatto discutere l'esponente del partito Jobbik accusato di aver fatto il saluto nazista davanti a un museo in Polonia. Ma Jakab, questo il suo nome, si è fermato al 14 percento dei consensi.

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