Le misure anti Covid cambiano a seconda della diffusione del virus: in Spagna via libera alla vita notturna, nei Paesi Bassi ancora divieto agli eventi
In Catalogna la Generalitat voleva estendere il coprifuoco, il Tribunale Superiore di Giustizia ha negato l'autorizzazione, ad eccezion di 19 comuni in cui l'incidenza dei contagi da coronavirus risulta attualmente superiore ai 250 casi ogni 100.000 abitanti.
Così, nel primo fine settimana senza restrizioni notturne, Barcellona si è ripresa la sua movida. Senza limiti: la polizia ha infatti dovuto sgomberare i cosiddetti "botellones", le feste alcoliche, organizzate anche in altre città spagnole.
Altrove è stato invece necessario l'intervento dei militari, dispiegati in un ospedale sopraffatto dall'afflusso di pazienti Covid: è accaduto in Martinica dove i soldati hanno allestito in pochi giorni 20 letti militari di terapia intensiva.
Nei Paesi Bassi è andato in scena il dissenso. Centinaia di artisti e organizzatori di festival hanno promosso delle proteste musicali contro il divieto agli eventi, esteso sino alla fine di settembre: una misura ritenuta eccessiva oltre che dannosa per la salute economica del settore.
In Israele sono stati avviati i test degli anticorpi su bambini e adolescenti per avere un quadro più chiaro sul numero di giovani non vaccinati che hanno sviluppato una protezione naturale contro il virus prima del nuovo anno scolastico.
Anche il Regno Unito sta conducendo test degli anticorpi, in questo caso sugli adulti.