Incendi: in Grecia migliaia gli evacuati, la Turchia rifiuta gli aiuti dall'estero

Incendi: in Grecia migliaia gli evacuati, la Turchia rifiuta gli aiuti dall'estero
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Di Eloisa Covelli Agenzie:  Ap
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Erdogan criticato per la gestione dell'emergenza

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La Grecia brucia ancora. Migliaia di persone sono state costrette a lasciare le proprie case. Nel villaggio di Limni sull'isola di Evia più di mille abitanti sono stati fatti evacuare via mare con traghetti o imbarcazioni private. Altri 12 villaggi sono stati svuotati sulla terraferma. L'ordine di evacuazione è arrivato anche alla periferia di Atene, dove le fiamme minacciano il parco nazionale del Monte Parnitha, uno dei più grandi del paese. Qui è morto un pompiere volontario di 38 anni, colpito alla testa da un palo elettrico. Altri due vigili del fuoco sono ricoverati in terapia intensiva.

I venti non hanno aiutato. Cambiando ripetutamente direzione sono tornati a minacciare aree ritenute ormai fuori pericolo.

Un altro grave incendio sta bruciando nella regione meridionale di Mani, nel Peloponneso.

Il governo greco ha chiesto aiuto attraverso il sistema di supporto di emergenza dell'Unione europea. Vigili del fuoco e aerei sono arrivati ​​da Francia, Ucraina, Cipro, Croazia, Svezia e Israele, mentre altri dovrebbero arrivare oggi (sabato) da Romania e Svizzera.

Il capo della Protezione Civile Nikos Hardalias, durante un briefing di venerdì sera, ha detto che i vigili del fuoco stanno affrontando "condizioni eccezionalmente pericolose e senza precedenti". Questa settimana hanno dovuto lottare contro 154, di cui 64 ancora attivi.

Il paese è stato colpito dall'ondata di caldo più lunga degli ultimi tre decenni, con temperature che sono arrivate a 45 gradi Celsius. Venerdì le temperature sono scese, ma i venti si sono alzati, aggravando ulteriormente la situazione.

Gli ordini di evacuazione per villaggi e quartieri sono stati costanti, inviati tramite avvisi push ai telefoni cellulari nelle aree colpite, mentre polizia e vigili del fuoco sono andati porta a porta esortando le persone a lasciare le case sul percorso delle fiamme.

Le cause degli incendi sono in corso di accertamento. Hardalias ha detto che tre persone sono state arrestate venerdì - nell'area metropolitana di Atene, nella Grecia centrale e meridionale - con l'accusa di aver dato inizio agli incendi. 

In Turchia 8 vittime

Stesso scenario in Turchia, dove le fiamme hanno colpito cinque province, tra cui le località turistiche di Antalya e Mugla. Qui si contano 8 vittime dall'inizio degli incendi. La Turchia non ha nessun aereo antincendio funzionante e Erdogan ha rifiutato l'aiuto dei paesi esteri, cosa che gli ha fatto piombare addosso moltissime critiche.

L'opposizione ha rivelato anche che solo una piccola parte del budget per la prevenzione degli incendi boschivi era stata spesa.

Incendi estesi come quelli in Grecia e Turchia diventeranno sempre più frequenti a causa del riscaldamento globale.

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