Una vera "rinascita" per il celebre Palazzo, costruito dai Farnese e valorizzato da Maria Luigia d'Austria, seconda moglie di Napoleone e Duchessa di Parma. Luoghi riscoperti, ristrutturazioni, collezioni e mostre: in quattro anni i visitatori sono più che raddoppiati
Sono tornati i visitatori al Complesso Monumentale della Pilotta, una delle bellezze di Parma, Capitale italiana della Cultura 2020+21.
Dopo lo stop dovuto alla pandemia, la città ora è pronta finalmente a festeggiare il riconoscimento e a celebrare il proprio patrimonio artistico, con un calendario di eventi molto interessanti, già a partire da questa estate.
Dopo le chiusure anti-Covid decise dal governo, il Complesso Monumentale della Pilotta è stato riaperto al pubblico lo scorso 27 aprile ed è visitabile tutti i giorni, dal martedi alla domenica.
Dai Farnese a Maria Luigia
Il Palazzo fu costruito dalla famiglia Farnese alla fine del XVI secolo e Maria Luigia d'Austria, seconda moglie di Napoleone e Duchessa di Parma fino alla morte (1847), decise di trasformare questa residenza ducale in un luogo dedicato alle collezioni d'arte e a spazi museali, tra i quali risplende il Teatro Farnese, costruito nel 1618 e considerato il primo teatro moderno del mondo occidentale.
Il Teatro Farnese
Costruito utilizzando materiali insoliti, come legno, paglia e stucchi dipinti, il Teatro fu voluto fortissimamente da Ranuccio Farnese, quarto Duca di Parma e Piacenza.
Venne inaugurato solo dieci anni dopo la costruzione, nel 1628, in occasione del matrimonio di Margherita de' Medici con il Duca Odoardo Farnese, con uno spettacolo allegorico dal titolo "Mercurio e Marte".
Nel 2018 sono stati celebrati i 400 anni del Teatro Farnese, con la riapertura di due sezioni, le Gallerie del Teatro.
La rinascita in 48 mesi
Prima dell'arrivo, quattro anni fa, dell'attuale Direttore Simone Verde, il Palazzo si trovava in condizioni fatiscienti e le collezioni versavano in cattive condizioni, a causa della divisione del complesso in tre istituti diversi, ognuno con una propria gestione delle cure istituzionali e conservative.
Racconta Simone Verde:
"Il compito che abbiamo svolto e che io mi sono prefisso di svolgere fin dall'inizio è stato quello di un ripensamento scientifico del tutto, per rimettere assieme ciò che era stato ingiustamente diviso. Questo dal punto di vista museologico, storico e filologico. Poi, la riqualificazione complessiva per fare di questa collezione così importante - in unità, come avviene solo in Italia, con un palazzo unico nella storia, le cui vicende sono corse parallele con i beni che sono custoditi al suo interno - diventasse un museo di livello internazionale".
Il Complesso Monumentale della Pilotta comprende il **Teatro Farnese, la Galleria Nazionale d'Arte di Parma, il Museo Archeologico Nazionale, la Biblioteca Palatina con i suoi 800.000 volumi e il Museo ella Stampa Bodoniana.
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"Una visione che ha radicalmente cambiato la città"
**Commenta Massimo Osanna, Direttore Generali dei Musei italiani:
"**Simone Verde ha lavorato benissimo, con una visione. La novità è avere un master plan in testa e declinarlo in una serie di azioni, che però sono collegate: non più degli interventi di anno in anno su alcuni aspetti del complesso museale, ma un intervento complessivo, con una visione che ha radicalmente cambiato la città".
Il Direttore Simone Verde ha ristrutturato 20.000 metri quadrati dei 40.000 totali, investendo 5,5 milioni di euro.
Nel percorso di visita sono incluse le mostre "Fornasetti Theatrum Mundi", fino al 26 settembre, e "L’Ottocento e il mito di Correggio".
I visitatori potranno visitare molte nuove opere esposte, tra cui vasi etruschi e manufatti egizi nel Museo Archeologico e persino "La Scapigliata", celebre quadro di Leonardo Da Vinci, ospitato dalla Galleria Nazionale.
Negli ultimi anni i visitatori della Pilotta sono passati da 70.000 a 160.000 all'anno.