Hong Kong verso il il verdetto del primo processo, intentato sulla base della legge voluta da Pechino per imbavagliare il dissenso. Alla sbarra un contestatore, che si scagliò in moto contro la polizia, brandendo una bandiera che inneggiava a "libertà" e "rivoluzione". Rischia l'ergastolo
Un'udienza senza giuria e il rischio di finire all'ergastolo per incitazione a secessione e terrorismo. Atteso a Hong Kong nelle prossime ore il verdetto del primo processo, intentato sulla base della controversa legge sulla sicurezza nazionale, imposta da Pechino per imbavagliare il dissenso. Sul banco degli imputati un contestatore, accusato di essersi scagliato in moto contro degli agenti di polizia, brandendo una bandiera inneggiante alla "liberazione di Hong Kong".