Gaza: si contano le vittime del conflitto, scuole chiuse nel centro-sud di Israele

Gaza: si contano le vittime del conflitto, scuole chiuse nel centro-sud di Israele
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Di Redazione italiana Agenzie:  ANSA
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Per Josep Borrell "la priorità deve essere proteggere i civili", un bambino di sei anni ucciso in Israele

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Situazione ormai fuori controllo tra Israele e Palestina.

Il presidente israeliano Rivlin ha annunciato lo stato d'emergenza nella città arabo-ebraica di Lod, a causa della violenta sommossa messa in atto, per sua stessa ammissione, da "una folla araba assetata di sangue",

Il consiglio di sicurezza dell'ONU ha indetto un incontro urgente sul conflitto in corso, su richiesta di Tunisia, Norvegia e Cina.

"La vista della sommossa a Lod e dei disordini in tutto il Paese da parte di una folla araba indemoniata - dice il presidente - è imperdonabile: sono state uccise e ferite persone, danneggiate proprietà e persino attaccati spazi sacri ebraici".

Un 16enne palestinese è stato ucciso dai soldati israeliani durante gli scontri divampati a Tubas, in Cisgiordania: di questa ed altre vittime sono stati celebrati i funerali.

Il bilancio dei missili si fa sempre più terribile: per il movimento islamista Hamas, al potere a Gaza, si contano almeno 53 morti (tra cui 14 minori) oltre a 300 feriti, 6 le vittime in Israele.

"Se Israele vuole intensificare la battaglia, siamo pronti - dice Ismail Haniyeh, capo di Hamas - se vuole fermarsi pure, così come se vuole togliere le mani da Gerusalemme".

Un bambino di sei anni è stato ucciso a Sderot, in Israele, colpito da uno dei razzi lanciati dalla Striscia di Gaza. 

Scuole chiuse

Il Comando interno dell'Esercito israeliano, intanto, ha deciso che le scuole del centro-sud del Paese resteranno chiuse per l'intera settimana, a causa dei molteplici razzi provenienti da Gaza: circa un milione di bambini resterà a casa.

Reazioni internazionali

Sul conflitto israelo-palestinese, l'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri, Josep Borrell, chiede la fine immediata delle violenze in corso: "L'UE è sgomenta per il gran numero di morti e feriti civili, compresi i bambini - si legge in un tweet - la priorità deve essere proteggere i civili".

Anche Boris Johnson, PRIMO MINISTRO britannico, spinge per una soluzione pacifica: "Esorto Israele e i palestinesi a fare un passo indietro, affinché entrambe le parti diano prova di moderazione: il Regno Unito è profondamente preoccupato per la crescente violenza e le vittime civili e vogliamo vedere un urgente allentamento delle tensioni ".

"L'organizzazione terroristica Hamas ha lanciato più di 100 razzi contro le città israeliane la scorsa notte - dice Olaf Scholz, vice cancelliere tedesco - civili israeliani sono stati uccisi e feriti, lo scopo dichiarato di Hamas è uccidere gli ebrei ed è per questo che dobbiamo chiarire che Israele ha il diritto di difendersi".

"Gli Stati Uniti restano impegnati per una soluzione a due Stati, questa violenza ci allontana da questo obiettivo", afferma il segretario di Stato americano, Antony Blinken.

"Oggi il compito più urgente è convocare il quartetto dei mediatori internazionali - dice Sergei Lavrov, ministro degli Esteri russo - Stati Uniti, Nazioni Unite, Russia e Unione europea".

Hamas ha annunciato di aver lanciato nella notte 110 razzi su Tel Aviv e 100 nel sud dello Stato ebraico, in particolare nella città di Beersheba.

Il cielo della notte è stato illuminato dal fuoco dei razzi palestinesi, solo in parte intercettati dal sistema di difesa missilistica israeliano Iron Dome.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato lo stato emergenza nella città di Lod, invitando le guardie di frontiera - arrivate da Giudea e Samaria - a "usare il pugno duro con i violenti".

"La pagheranno"

"Hamas e la Jihad islamica pagheranno per questo e pagheranno un prezzo salatissimo", ha tuonato Netanyahu.

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"Siamo pronti a tutto"

Risponde Ismail Haniyeh, leader di Hamas: "Se Israele vuole un'escalation di violenza, siamo pronti, se vuole fermarsi, siamo pronti, se vogliono togliere la loro mano da Gerusalemme, siamo pronti".

AP
Il leader di Hamas: "Siamo pronti a tutto".AP

Dopo i disordini a Gerusalemme nell'ultimo venerdì di Ramadan e le nuove violenze scoppiate da lunedì, le vittime aumentano tristemente col passar delle ore.

L'appello di Unicef e Unrwa

A Gaza e in Israele "tutte le parti devono impedire un'ulteriore escalation di violenza, proteggere i civili e porre fine alle violazioni contro i bambini, ovunque essi si trovino e in ogni momento".

Lo affermano Lucia Elmi, rappresentante speciale dell'Unicef in Palestina e Matthias Schmale, direttore delle operazioni dell'Unrwa (Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione) nella Striscia di Gaza.

"L'escalation nella Striscia di Gaza della scorsa notte, dopo settimane di violenza a Gerusalemme, ha provocato almeno 20 morti, tra cui nove bambini palestinesi confermati", si legge in una nota diffusa da Unicef e Unrwa.

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"Quattro dei bambini erano fratelli e molti frequentavano la stessa scuola Unrwa, almeno 25 bambini sono stati confermati come feriti, con segnalazioni di molti altri bambini feriti.

Nel sud di Israele, almeno un bambino nella città di Ashkelon è stato confermato come ferito, almeno tre scuole sono state segnalate come danneggiate, una in Israele e due nella Striscia di Gaza.

Il conflitto ha un impatto profondo e duraturo sui bambini, indipendentemente da dove vivano. Un bambino è un bambino. E tutto questo va avanti da troppo tempo".

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