Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha lanciato per primo l'idea-shock: sospendere i brevetti sui vaccini Covid per renderli disponibili anche ai paesi poveri. Ma l'industria farmaceutica e la Germania si oppongono. Per Ngozi Okonjo-Iweala togliere i brevetti garantirebbe maggiore equità
Brevetti si o brevetti no?
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha lanciato per primo l'idea-shock: togliere i brevetti sui vaccini anti-Covid per renderli più facilmente disponibili anche ai paesi poveri.
Sospensione dei diritti di proprietà intellettuale?
Più che dell'eliminazione dei vaccini, si parla della "sospensione dei diritti di proprietà intellettuale" sui vaccini.
Ma l'industria farmaceutica e la Germania si oppongono, affermando che lo stop ai brevetti fermerebbe ricerca e innovazione.
"Sospendere i brevetti non aumenterà la produzione o non fornirà le soluzioni pratiche necessarie per combattere questa crisi sanitaria globale", si legge in una dota dell'IFPMA (la Federazione Internazionale dell'Industria Farmaceutica).
Senza brevetti, maggiore equità
La Direttrice Generale della World Trade Organization (WTO), l'Organizzazione Mondiale del Commercio, la nigeriana Ngozi Okonjo-Iweala, ha dichiarato a Euronews - durante la registrazione del programma "State of the Union" - che sospendere i brevetti sui vaccini garantirebbe ai paesi in via di sviluppo un accesso equo alla vaccinazione il più rapidamente possibile.
Merkel dice no, Putin dice si
Non la pensa cosi, viceversa, la Cancelliera tedesca Angela Merkel: la Germania è, infatti, l'unico paese dell'Ue a essere apertamente in disaccordo con l'intenzione di sospendere i brevetti sui vaccini.
Persino Mosca, sempre critica con l'Europa, si dimostra d'accordo per liberalizzare il brevetto dello Sputnik, come spiega il presidente russo Vladimir Putin:
"Sentiamo idee dall'Europa per rimuovere del tutto la protezione del brevetto dai vaccini COVID-19. Questo è in linea con le regole della WTO, che prevedono queste misure durante le situazioni di emergenza. E La pandemia è indubbiamente un'emergenza. Pertanto, invito la nostra ministra delle politiche sociali, Tatyana Alekseevna Golikova, a lavorare su questo, perchè - incondizionatamente - la Russia sosterrà questa decisione".
Paesi poveri in grande ritardo nelle vaccinazioni
Come denunciato già a metà marzo 2021 da Oxfam ed Emergency, la situazione delle vaccinazioni nei paesi più poveri del mondo (come, ad esempio, l'India) è drammatica, nonostante l'aiuto del sistema Covax (collaborazione tra OMS e Ue): con questo andamento a rilento, entro la fine del 2021, in molti paesi sarebbe vaccinato solo il 20% della popolazione.
Sospendere i brevetti consentirebbe di aumentare la produzione mondiale e avviare la distribuzione dei vaccini su larghissima scala.