Il presidente Usa aveva definito l'omologo russo un "assassino". Ma entrambi vogliono dialogare e mantenere i rapporti, nonostante le tensioni in corso
Tensione palpabile tra Stati Uniti e Russia, dopo le dichiarazioni del presidente americano Joe Biden, che ha definito l'omologo russo Vladimir Putin un "assassino". Quest'ultimo, durante un evento allo stadio Luzhniki di Mosca per celebrare il settimo anniversario dell'annessione della penisola di Crimea, ha risposto così: "Voglio invitare il presidente Biden a continuare le nostre discussioni, ma a condizione di farlo in diretta, in videoconferenza. Senza alcun ritardo, attraverso una discussione aperta e diretta".
Un tono più costruttivo di quello usato in precedenza, quando aveva ricordato la storia degli Stati Uniti, con la schiavitù e il massacro dei nativi americani, oltre al bombardamento atomico del Giappone nella Seconda Guerra Mondiale: Vediamo sempre in un'altra persona le nostre stesse qualità e pensiamo sia uguale a noi", le parole del Capo di Stato.
La portavoce della Casa Bianca ha ribadito la posizione del presidente Biden, sostenendo però che la porta del dialogo resta aperta. Durante la conferenza stampa quotidiana da Washington, Jen Psaki ha detto che il Capo di Stato dem non si pente dell'affermazione, ma ha semplicemente risposto in modo diretto a una domanda diretta: "Il presidente Biden conosce il presidente Putin da molto tempo", spiega Psaki. "Sono stati entrambi sulla scena globale da molto tempo, hanno lavorato molto per mantenere i rapporti tra Stati Uniti e Russia. E crede che possiamo continuare a farlo".
Tra le questioni che i due Paesi ex nemici nella Guerra Fredda devono discutere c'è la nuova forma di un accordo di non proliferazione nucleare, il New START, dopo la sua estensione per l'anno in corso.