La visita di Charles Michel non è bastata: ancora arresti in Georgia

La tensione non accenna a placarsi in Georgia, dove diversi manifestanti sono stati arrestati nel corso di una protestadi fronte al Parlamento della capitale Tbilisi.
Gli arrestati partecipavano a un picchetto che va avanti ormai da giorni per chiedere il rilascio dei prigionieri politici - tra i quali il leader dell'opposizione, Nika Melia - e l'indizione di elezioni anticipate
Gli arresti arrivano all'indomani della visita del Presidente del Consiglio europeo Charles Michel, che ha incontrato i capi dell'opposizione nel tentativo di raffreddare le tensioni politiche.
Michel ha invitato le parti al dialogo, esortandole a "instensificare gli sforzi per cercare un compromesso che riporti alla stabilità".
Nell'ex repubblica sovietica la situazione si è fatta esplosiva dopo le elezioni parlamentari dello scorso 31 ottobre, segnate dalle accuse di frode rivolte a Sogno Georgiano , il partito centrista fondato dall'oligarca Bidzina Ivanishvili, la cui vittoria non è stata riconosciuta dall'opposizione.
Tensioni che sono poi deflagrate la scorsa settimana, con l'irruzione della polizia nel quartier generale del Movimento nazionale unito, principale formazione dell'opposizione, e l'arresto del leader Nika Melai