Il Cremlino aveva annunciato tolleranza zero contro le manifestazioni non autorizzate. Scontri tra polizia e manifestanti in varie città
La polizia russa ha arrestato oltre 2mila dei manifestanti scesi in piazza in decine di città russe per chiedere la liberazione di Alexei Navalny. Il Cremlino aveva annunciato tolleranza zero per i raduni non autorizzati. Una delle manifestazioni principali si è svolta in piazza Pushkin, a Mosca, dove ci sono stati scontri tra polizia e manifestanti: circa 800, stando ai dati raccolti dall'ong Ovidinfo, le pesone fermate nella capitale russe dalle forze di sicurezza. Tra queste anche la moglie di Navalny, Yulia, che però, stando ai media russi, sarebbe stata rilasciata poco dopo l'arresto.
Gli arresti preventivi sono cominiciati nelle prime ore di sabato. La partecipazione massiccia alle manifestazioni sono un indicatore della crescente popolarità di cui gode Navalny, cresciuta ulteriormente dopo la pubblicazione di un lungo reportage e di una pagina web che mostra il faraonico palazzo che Putin si è costruito in Russia. Costruzioni su di un'estensione di oltre 7500 ettari e un valore oltre un miliardo di dollari. Troppo persino per un paese dove Putin continua ad essere popolarissimo. Il video, per la cronaca, ha realizzato oltre 50 milioni di visualizzazioni in appena un paio di giorni.
Navalny, personaggio controverso, ma anche feroce critico del Cremlino, è stato arrestato quando è tornato in Russia dalla Germania, dove aveva trascorso quasi cinque mesi per riprendersi dall'avvelenamento da agenti nervini.
Un avvelenamento addebitato proprio al Cremlino.
Lunedì un giudice aveva ordinato a Navalny di essere incarcerato per 30 giorni. Rischia una pena detentiva di anni - le autorità lo hanno accusato di aver violato i termini di una condanna sospesa in una condanna del 2014 per misfatti finanziari, anche quando era in convalescenza in Germania. La sentenza sul caso è attesa per il 2 febbraio. I suoi sostenitori hanno già annunciato nuove manifestazioni per la prossima settimana.