Amnesty International condanna Armenia e Azerbaigian per uso di armi proibite

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Di Marta Brambilla
Amnesty International condanna Armenia e Azerbaigian per uso di armi proibite
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Nel suo rapporto sul conflitto del 2020 nel Nagorno-Karabach, Amnesty International ha condannato sia l'Azerbaigian che l'Armenia per la morte di civili in attacchi con bombe a grappolo e altre munizioni. Le due parti hanno utilizzato indiscriminatamente in aree civili popolate, armi vietate a livello internazionale, uccidendo illegalmente decine di civili e ferendone altre centinaia.

Il conflitto per il controllo della regione del Nagorno-Karabakh e dei territori circostanti è durato 44 giorni, tra settembre e novembre 2020

Almeno 94 civili azeri sono stati uccisi da attacchi armeni su città e villaggi nel territorio dell'Azerbaigian controllato da Baku, e circa 52 civili armeni hanno perso la vita in attacchi azeri contro il Nagorno-Karabak e l'Armenia.

Lo scorso 11 gennaio a Mosca si sono tenuti dei colloqui trilaterali con la partecipazione del presidente azero Aliyev e del primo ministro armeno Pashinyan, ospiti del presidnte russo, Putin, che si è detto soddisfatto che l'accordo di pace viene rispettato e finora non sono stati registrati incidenti gravi.