Belgrado, a migliaia protestano contro l'inquinamento atmosferico

Belgrado, a migliaia protestano contro l'inquinamento atmosferico
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Di euronews

Accuse di inerzia al governo

Diverse migliaia di serbi sono scesi in piazza a Belgrado per protestare contro l'assenza di iniziative del governo per contrastare il grave inquinamento atmosferico che da tempo avvelena le città grandi e piccole del paese.

Secondo una ricerca la Serbia è il paese europeo in cui si muore di più per cause legate alla cattiva qualità dell'aria. Pesa l'inquinamento del traffico veicolare, ma anche la combustione di carbone e legna. Un consumo che nei mesi invernali è è in crescita, e che fa aumentare parallelamente le emissioni inquinanti.

Aleksandar Macura, esperto ambientale alla Fondazione RES di Belgrado: "Per riscaldarsi la maggioranza delle famiglie bruciano carbone o legna. Questa è una delle fonti principali delle emissioni di particolato. Inoltre le centrali elettriche serbe e della regione sono tra i più alti produttori del biossido di zolfo che viene immesso in atmosfera".

Alcune ricerche ipotizzano una correlazione tra inquinamento atmosferico e aggressività del covid-19. "Ci sono molti fattori che indicano questo nesso di causalità. Peggiore è la qualità dell'aria, più gravi sono gli effetti della pandemia di COVID".

In Serbia il tema ambientale sembrerebbe entrato nel dibattito pubblico, e tanto la politica quanto le istituzioni provano ad adeguarsi. Il governo serbo non ha ancora un piano su come affrontare l'inquinamento atmosferico nel Paese, e contro di lui fioccano le accuse di aver addomesticato le cifre su quanto l'aria risulti nociva. La transizione versio fonti di energia più pulite richiederà grandi investimenti pubblici ma anche del tempo.

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