La musica "anti-covid" al Policlinico di Tor Vergata

Policlinico di Tor Vergata
Policlinico di Tor Vergata Diritti d'autore AFP
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Di Paolo Alberto Valenti
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Mentre la terapia intensiva del Policlinico di Tor Vergata si riempie concerti improvvisati aiutano a spezzare il tormento della pandemia

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Nel Lazio aumentano i nuovi casi di Covid-19, come anche le vittime e i ricoveri mentre in apparenza diminuiscono le terapie intensive. Su oltre 13 mila tamponi  il giorno 5 gennaio sono stati registrati 1.719 positivi (+385), 72 morti (+49) e +1.416 guariti. «La curva tende ad aumentare e bisogna mantenere il massimo rigore» ha commentato l'assessore alla sanità Alessio D'Amato.

La musica al Policlinico di Tor Vergata

Le agenzie giornalistiche internazionali intanto riportano la "vocazione" musicale del Policlinico di Tor Vergata che ospita la terza unità covid-19 della capitale italiana. Qualche concerto improvvisato cerca di far pensare ad altro che alla fatica e alla morte nei corridoi del grande ospedale.

"L'ora del lupo"

"Purtroppo stiamo iniziando questo nuovo anno con le unità di terapia intensiva già piene. E questa è la preoccupazione, diciamo, la preoccupazione che ho, così come tutti coloro che lavorano in terapia intensiva come me. Si parla della terza ondata, ma in realtà sarà solo un'amplificazione della seconda ondata, che non è finita - spiega la dottoressa Francesca Leonardis, responsabile dell'Unità di Terapia Intensiva del Policlinico Tor Vergata  - Direi che le limitazioni dei contatti durante le feste natalizie sono state una illusione. Perché sappiamo tutti che le famiglie si sono riunite nonostante tutto, che alcune di loro hanno festeggiato il capodanno, quindi mi aspetto, noi ci aspettiamo un picco che dovrebbe arrivare tra 10/15 giorni".

I lungodegenti delle terapie intensive

"La durata del ricovero per i pazienti in terapia intensiva è molto lunga - continua Leonardis - non dura mai meno di 3 settimane, quindi quando ricoveri un paziente in terapia intensiva, sai già che il letto sarà occupato almeno per quel lasso di tempo".

La corsa alle vaccinazioni

Intanto è stata superata la soglia del 70% delle somministrazioni dei vaccini anti-Covid nel Lazio che rimane in testa tra le regioni italiane. «C'è preoccupazione per i ritardi nelle consegne delle dosi attese da Pfizer, è arrivato solo il 40% delle dosi attese» ha sottolineato l'assessore D'Amato aggiungendo che la campagna di vaccinazione è proseguita anche nel giorno dell'Epifania.

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