Yerevan cede anche Lachin, onorando l'accordo di pace firmato con Baku e mediato da Mosca
Centinaia di persone ad Ağcabədi, in Azerbaigian, hanno festeggiato il ritiro delle truppe armene dal distretto di Lachin, l'ultimo dei tre restituiti da Yerevan, nel rispetto dell'accordo che ha posto fine a settimane di combattimenti nella regione contesa del Nagorno-Karabakh.
Soldati e civili hanno manifestato per le strade della città. "Sono un veterano. C'ero nella prima guerra. Ero un giornalista, durante la prima invasione, per il giornale di Lachin", racconta Abuze Abuzerov. "Ho assistito a tutti i disastri che ci hanno colpito. Ho assistito a quel giorno, quello della prima battaglia. E grazie a Dio sono testimone anche di questo giorno".
I soldati azeri hanno issato martedì la bandiera del loro Paese, nell'ultimo distretto abbandonato dall'Armenia. Nella notte era arrivato un convoglio di camion militari di Baku.
"Questa è la nostra proprietà, l'abbiamo costruita noi stessi", spiega Valera Levonyan, imprenditore locale. "E' il nostro lavoro e il nostro sudore. Perché dovremmo darla a qualcuno, se possiamo vivere e lavorare in pace e aiutare le persone?", spiega un imprenditore locale.
La Russia ha dispiegato nella regione del Nagorno-Karabakh quasi 2.000 soldati delle forze di pace, che resteranno per almeno cinque anni, per monitorare l'accordo stipato tra Armenia e Azerbaigian e mediato da Mosca.