L'aggressione della plastica ai nostri mari: 150 milioni di tonnellate già accumulate negli oceani. Ogni anno 8 milioni di tonnellate in più
Nell'ambito di Green Tomorrow, l'iniziativa di Euronews organizzata in concomitanza con la Settimana verde dell'Ue (#EUGreenWeek), facciamo il punto sull'inquinamento degli oceani e su alcune delle misure adottate dall'Unione europea per invertire la tendenza.
Ogni anno, milioni di tonnellate di rifiuti finiscono nell'oceano, creando enormi problemi ambientali, economici e sanitari.
I rifiuti marini più abbondanti e problematici sono quelli di plastica. Rompendosi in mare, producono microplastiche che si fanno strada nella catena alimentare.
Gli attrezzi da pesca rappresentano il 27% di tutti i rifiuti marini in Europa. Le reti da pesca perdute e abbandonate sono una potenziale trappola per la fauna marina e una fonte di contaminazione chimica, dirompente per molte specie.
Oceani di plastica: ogni anno 8 tonnellate di rifiuti plastici in mare
Si stima che negli oceani del mondo si siano accumulate ben oltre 150 milioni di tonnellate di plastica. Ogni anno se ne aggiungono circa 8 milioni di tonnellate.
Nell'Ue, la plastica rappresenta oltre l'80% della spazzatura che si trova sulle spiagge. La metà è costituita da oggetti monouso.
I sacchetti di plastica si degradano in 10-20 anni, ne servono 50 per i contenitori in polistirolo e 450 anni per le bottiglie di plastica.
L'oggetto più comunemente recuperato nelle pulizie delle spiagge sono i mozziconi di sigaretta. Emettono alti livelli di tossine e i loro filtri non biodegradabili si trasformano in microplastica.
La risposta dell'Unione europea all'inquinamento dei mari
L'Unione europea e altre organizzazioni internazionali considerano i rifiuti marini una minaccia a livello mondiale. In risposta, l'Ue ha vietato i prodotti in plastica monouso che hanno alternative sostenibili.
Ha inoltre adottato una strategia per le materie plastiche che cambia il modo in cui i prodotti di plastica sono progettati, utilizzati, prodotti e riciclati sulla base di un approccio di economia circolare.