Rahmon imbattibile: elezioni scontate in Tagikistan

Urne chiuse per le elezioni presidenziali in Tagikistan, con un favorito assoluto: l'attuale presidente Emomali Rahmon, 68 anni, pronto per il suo quinto mandato consecutivo, da quando guida il paese dal 1992.
Addirittura meglio del suo grande amico Alexander Lukashenko, al potere in Bielorussia "solo" dal 1994.
Gli altri quattro candidati alla presidenza del Tagiskistan non hanno praticamente alcuna chance di farcela.
A Dušanbe, la capitale, il potere è questione di famiglia: il figlio di Rahmon è presidente della camera e probabile futuro leader del paese, quando il padre deciderà di farsi da parte. Chissà quando: i buoni rapporti con Washington, ma anche con Mosca e recentemente con Pechino, fanno di Rahmon un interlocutore buono per tutte le stagioni.
Capace comunque, in patria, di porre fine alla guerra civile degli anni '90.
Con un grande culto della personalità e la smania delle grandi, mentre si definisce un credente musulmano, Rahmon è visto come un oppositore della crescente osservanza islamica nella repubblica, ufficialmente laica,
A proposito di grandi opere: in Tagikistan è in corso la costruzione della diga idroelettrica più alta del mondo, che potrebbe facilitare le esportazioni verso l'Afghanistan e il Pakistan.
Ex repubblica sovietica asiatica, con 7 milioni e mezzo di abitanti su un territorio grande la metà dell'italia, paese montuoso, agricolo e povero, il Tagikistan sopravvive soprattutto grazie alle rimesse dei tanti tagiki immigrati per lavoro all'estero, soprattutto in Russia.