Covid. Così si torna a scuola negli altri paesi

Covid. Così si torna a scuola negli altri paesi
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Maschere, distanziamento sociale e protocollo in caso di contagi. In occasione della riapertura delle scuole italiane, diamo uno sguardo alle principali misure adottate da alcuni paesi europei

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Con la mascherina o no? E come gestire eventuali casi di positività? Senza precedenti, la sfida del ritorno sui banchi in era Covid. Sono milioni, in tutta Europa, gli alunni coinvolti. In occasione della riapertura delle scuole italiane, questo lunedì, vediamo quindi le principali misure adottate da alcuni paesi europei. Indispensabile, anzitutto, come ricorda il premier Conte, il senso di responsabilità degli stessi allievi. "Questo rientro in classe è davvero importante - ha detto in un videomessaggio, rivolto agli studenti -. Ci saranno difficoltà, disagi, soprattutto all'inizio. Ma voi dovrete fare la vostra parte, dovrete impegnarvi a rispettare le regole di cautela che vi consentiranno di tutelare la salute vostra e la saluta delle persone che amate, e che vi amano".

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Francia e Germania tra i primi paesi a tornare sui banchi. Questo lunedì torna anche al PortogalloEuronews

Lunedì di ritorno sui banchi anche in Portogallo, dove - come in Francia - le mascherine sono obbligatorie dagli 11 anni di età. In caso di contagi, si potranno disporre chiusure soprattutto parziali. Quelle di interi istituti, al pari del Regno Unito, soltanto in casi estremi di "rischio elevato". Tra i primi a tornare sui banchi la Germania, dove in virtù della struttura federale, la disciplina varia tuttavia a seconda dei Laender. A Berlino, la mascherina è per esempio obbligatoria all'interno dei complessi scolastici, ma non in classe.

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Controllo della temperatura all'ingresso di una scuola spagnolaEuronews

Generalizzato, invece, l'obbligo in Francia dove a seconda dei casi di positività, si potranno isolare una sola o di più classi dello stesso livello. Discrezionali, invece, i criteri perché prefetto e presidi chiudano un intero istituto. 32 quelli interessati dal 1° settembre, mentre le classi ad oggi sospese superano le 500.

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