Dopo Kolesnikova, nessuna notizia di un'altra oppositrice di Lukashenko

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Svetlana Tikanovskaya chiede il rilascio ella sua collaborattrice: "il regime ha paura". Lukashenko alla tv russa: "Se cade Minsk poi toccherà a Mosca"

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Mentre in Bielorussia si discute del fermo di Maria Kolesnikova - che secondo le autorità di Minsk stava cercando di fuggire in Ucraina - non si hanno notizie di un'altra esponente dell'opposizione, Antonina Konovalova, che potrebbe anche lei essere stata fermata dalla polizia politica.

Di Maria Kolesnikova un comunicato delle Guardie di frontiera conferma l'arresto, senza però chiarire dove si trovi. Svetlana Tikhanovskaya, candidata alle presidenziali del 9 agosto e ora rifugiatasi in Lituania, parla di "rapimento" della collaboratrice chiedendone il rilascio. "Stiamo vincendo le nostre manifestazioni funzionano e gli scioperi funzionano. Il regime è in agonia. Se il governo rapisce gli oppositori vuol dire che ha paura e non sa cosa fare. Noi continueremo a batterci e alla fine vinceremo".

Dal canto suo, il presidente Lukashenko, intervistato da giornalisti della tv russa, ha ammesso di essere rimasto forse troppo a lungo sulla poltrona di presidente, ma ha aggiunto di essere al momento il solo a poter difendere i bielorussi. Infine, legando i suoi destini a quelli della Russia, suo principale alleato, il presidente si è detto convinto che "se crolla la Bielorussia poi toccherà alla Russia"

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