Ferragosto: stretta sui controlli anti-Covid in Italia

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Di Euronews Agenzie:  Ansa
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Crescono i nuovi contagi, in alcune regioni raggiunti i numeri di maggio

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Stretta sui controlli anti-Covid per Ferragosto, festività declinata in Italia come un modo per stare assieme. Le immagini del servizio sono state girate dalle Rai in una spiaggia di Jesolo, in Veneto, regione in cui c'è la maggioranza dei nuovi contagi. In Italia l'età media dei contagiati si sta abbassando.

In Calabria e Basilicata discoteche chiuse

Distanziamento sociale e mascherina al chiuso: queste sono le regole vigenti in Italia. In alcune regioni si è fatto ancora di più: Calabria e Basilicata hanno chiuso le discoteche, mentre Emilia Romagna e Veneto hanno imposto la mascherina anche per i balli all'aperto e la capienza dei locali è stata dimezzata.

I dati del ministero della Salute

Ecco i dati del ministero della Salute del 15 agosto: sono 629 i nuovi contagi, contro i 574 di ieri. Il totale dei casi totali sale ora a 253.438. In Veneto (+120), Lombardia (+94) e Emilia Romagna (+71) i maggiori incrementi. Solo in Trentino e Valle d'Aosta non si sono registrati nuovi casi. I tamponi effettuati sono stati 53.123, in crescita rispetto ai 46.723 di ieri.

Crescita dei contagi in Veneto

Forte balzo in avanti in Veneto dei soggetti in isolamento domiciliare perché positivi al Covid-19. Nelle ultime 24 ore - secondo il bollettino della Regione del 15 agosto - sono cresciuti di 522 unità, passando da 5.963 a 6.485, dei quali 122 con sintomi. E' l'effetto dei nuovi focolai, scoperti in particolare nel trevigiano, e della catena di contatti che questi hanno generato. La provincia con il più alto numero di isolamenti è Verona, con 1.905. seguita da Padova (1.218) e Treviso (1.207).

Tampone per chi rientra da Croazia, Grecia, Malta e Spagna

Preoccupano i casi importati dall'estero, per questo c'è l'obbligo di tampone per chi rientra da Croazia, Grecia, Malta e Spagna. Domani (16 agosto) partiranno i test all'aeroporto di Fiumicino: previsti oltre 2.000 arrivi da zone a rischio.

L'allarme

Siamo in una fase di lenta crescita dei casi. La curva sale, lentamente ma in modo costante. E può bastare poco per ripiombare nell'emergenza
Ranieri Guerra
direttore aggiunto dell'Oms distaccato a Roma

 Il rischio è "arrivare a ridosso della riapertura delle scuole con un numero di casi che la renderebbero pericolosissima. Perché è matematico che la curva col ritorno in aula salirebbe ancora. Allora o azioniamo il freno o andiamo a sbattere. L'Italia per incidenza di nuovi casi è ancora in coda rispetto ai grandi Paesi europei. Guardiamo cosa succede in Francia e Spagna. Però rispetto a qualche settimana fa il nostro Paese mostra una sequenza di tanti, troppi piccoli focolai che tengono alta la circolazione del virus" dice Guerra al Corriere della Sera.

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