Covid, il ministro Speranza: "tampone obbligatorio per rientri da Malta, Grecia, Spagna e Croazia"

Tampone a Roma, aprile 2020
Tampone a Roma, aprile 2020 Diritti d'autore  Cecilia Fabiano/ LaPresse
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Di Antonio Michele Storto Agenzie:  ANSA
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L'annuncio arrivato in serata, dopo la pioggia di ordinanze regionali. Possibile stretta anche sulle discoteche

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"Ho firmato una nuova ordinanza che prevede test molecolare o antigenico, da effettuarsi con tampone, per chi arriva da Croazia, Grecia, Malta e Spagna. Inoltre si aggiunge la Colombia alla lista dei Paesi per cui è previsto divieto di ingresso e transito".

Così, nella tarda serata di ieri (mercoledì 12) il ministro della Salute Roberto Speranza - subito dopo la videoconferenza con i governatori e il responsabile delle Regioni Roberto Boccia - ha annunciato il raggiungimento di una quadra riguardo alla querelle sui contagi "di ritorno", ovvero sui casi Covid importati in Italia dai turisti di rientro dalle destinazioni dove l'impennata dei contagi è così pronunciata da far parlare apertamente di una seconda ondata.

Da oggi, dunque, chiunque faccia rientro da questi 4 paesi dovrà dimostrare la negatività al virus, sottoponendosi in caso contrario alla procedura di isolamento domiciliare.

Una decisione con cui - oltre a tutelare la salute pubblica - il ministro ha inteso bloccare la pioggia di ordinanze che negli ultimi giorni stavano arrivando dalle regioni più colpite dalle infezioni riportate sulle rotte del turismo.

Ho appena firmato una nuova ordinanza che prevede test molecolare o antigenico, da effettuarsi con tampone, per chi...

Publiée par Roberto Speranza sur Mercredi 12 août 2020

L'antefatto

L'ultima, ieri mattina, era stata il Piemonte, Allo studio, come riportato dall'agenzia Ansa, c'erano misure per monitorare e contenere eventuali infezioni tra i cittadini di rientro da Croazia, Spagna e Grecia.

Ma oltre a quella sabauda, che non ha fatto in tempo a chiarire come intendesse muoversi, altre quattro amministrazioni regionali avevano già firmato o erano in procinto di introdurre nuove misure di prevenzione e contrasto

  • In Puglia il presidente Michele Emiliano era in procinto di firmare un'ordinanza che doveva sancire “l’obbligo di isolamento fiduciario di 14 giorni per chi rientra nella propria abitazione da Grecia, Malta e Spagna”.
  • In Sicilia il governatore Nello Musumeci stava a sua volta stilando un'ordinanza che prevede il controllo tramite tampone per chi rientrasse dalle medesime località
  • Un'ordinanza analoga era in arrivo anche in Emilia Romagna: secondo la bozza, turisti e pendolari di rientro da Spagna, Grecia, Malta e Croazia avrebbero dovuto segnalarsi alle Ausl di residenza per poi essere sottoposti al tampone entro 24 ore. In caso di esito negativo, l'obbligo di quarantena sarebbe decaduto.
  • In Campania, invece, con l'ordinanza firmata martedì, per i cittadini di rientro dall'estero - indipendentemente dal paese di provenienza - è introdotto l'obbligo "di segnalarsi alla competente asl per essere sottoposti a test sierologici e/o tamponi”.

"In quelle zone d'Italia dove non ci sono stati molti casi accertati - dice Nicola Petrosillo, Direttore Malattie Infettive dell'Ospedale Spallanzani di Roma - la presenza di persone portatrici del virus che arrivano dall'estero è potenzialmente molto pericolosa: ecco perché è importante rintracciarli e monitorarli".

Il "caso Malta"

Se Spagna, Grecia e Malta hanno tutte ufficializzato una seconda ondata di Coronavirus, a preoccupare in particolar modo sono i rientri dall'isola mediterranea, che negli ultimi anni - per via dei prezzi abbordabili, delle numerose attrazioni paesaggistiche e culturali e della frenetica vita nottura - si è andata affermando come una delle destinazioni preferite dai turisti italiani, britannici, e di gran parte dell'Europa occidentale.

Nelle ultime ore, diversi cluster epidemici potrebbero essere stati innescati da rientri dall'isola: a Siracusa, ad esempio, sarebbero ben 11 i ragazzi trovati positivi in questo modo. Altri casi si sono registrati in Puglia e in Lazio, mentre un sospetto contagio è in attesa di conferma in Abruzzo.

Ma a preoccupare sono anche le località come Corfù (Grecia) e Peg (Croazia), dalle quali diversi turisti sono rientrati con un'infezione da Covid

Stretta sulla movida

Ma anche sul sulle discoteche si va verso una stretta per contrastare il fenomeno degli assembramenti dovuti alla movida in questo periodo estivo, in particolare nei confronti dei locali all'aperto dove non vengono rispettate le misure anti-Covid come il distanziamento. Durante l'incontro straordinario con le Regioni, il ministro Speranza ha letto un'informativa segnalando il problema delle discoteche e degli stabilimenti affollati durante questo tipo di eventi e avrebbe parlato della necessità di prendere ulteriori provvedimenti.

Polemica sul vaccino

Nel frattempo, si continua a discutere sull'obbligatorietà del vaccino dopo la polemica innescata dalle dichiarazioni di Matteo Renzi.

Secondo il ministro della Salute "è quantomeno prematuro discuterne adesso". "Le dosi del vaccino non arriveranno tutte assieme - ha aggiunto - quando le avremo saranno poche e andranno in primis a operatori sanitari e anziani fragili". Secondo Speranza, se la sperimentazione al via in Italia dovesse andare a buon fine, le prime vaccinazioni potrebbero avvenire "anche entro fine dicembre".

Tra i volontari finora esaminati, in cinque hanno superato la prima parte della valutazione clinica - riferiscono dall'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma - e se gli esami ematochimici confermeranno il buono stato di salute e l'idoneità diventeranno i primi candidati a ricevere il vaccino, i "pazienti zero" per testarne la sicurezza in questa prima fase.

La vaccinazione del primo gruppo dovrebbe avvenire tra il 24 e il 26 agosto. Due squadre sono al lavoro nella selezione dei candidati, con un numero di telefono dedicato e spazi per le visite. Gli aspiranti volontari che hanno fatto domanda sono già oltre 3mila

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