Hashim Thaci ascoltato all'Aja. "Nessuno può riscrivere la storia"

Hashim Thaci ascoltato all'Aja. "Nessuno può riscrivere la storia"
Diritti d'autore  Phil Nijhuis/The Associated Press
Di Marta Brambilla

Il presidente del Kosovo, ai tempi della guerra contro la Serbia, comandante dell'Esercito per la Liberazione dei suo Paese è accusato di almeno 100 omicidi e altri crimini di guerra

Il presidente del Kosovo, Hashim Thaci, è stato ascoltato lunedì all'Aja nell'ambito delle accuse che gli sono state rivolte circa crimini contro l'umanità compiuti durante e dopo la guerra contro la Serbia. Si tratterebbe di oltre 100 omicidi. Al suo arrivo alla Corte dei Diritti dell'uomo, circondato da un piccolo gruppo di sostenitori, ha dichiarato:

"Sono pronto ad affrontare questa nuova sfida e superarla per mio figlio, la mia famiglia, il mio popolo e il mio Paese. Nessuno può riscrivere la storia. Questo è il prezzo della libertà"

Thaci è stato il comandante del cosiddetto Esercito per la Liberazione del Kosovo, che ha combattuto per l'indipendenza dalla Serbia. La guerra ha fatto oltre 10mila morti - la maggior parte dei quali di etnia albanese - e 1641 persone mancano ancora all'appello.  E' finita dopo una campagna aerea della Nato contro le truppe serbe per 78 giorni.

I sostenitori di Thaci hanno inneggiato all'esercito perla Liberazione del Kosovo. su uno striscione si legge: " Hashim non è solo un nome ma il simbolo di un'epoca onorata" )Uno dei suoi supporter fuori dalla Corte spiega: ""Noi, albanesi Kosovari, pensiamo sia tutta una cospirazione. E ci sono anche molte accuse fasulle. Il traffico di organi umani, cose del genere. Non ci credo, soprattutto perchè la guerra non è stata fatta per questo".

La visita di Thaci all'Aja arriva il giorno dopo la richiesta dell'Unione Europea ai leader di Serbia e Kosovo di riprendere i colloqui sulla normalizzazione delle tensioni ormai in stallo da molto tempo e di fissare un faccia a faccia a Bruxelles entro la settimana.

Il presidente serbo, Vucic, e il primo ministro kosovaro, Hoti, hanno tenuto una videoconferenza mediata dal capo degli Affari Esteri dell'Unione Europea, Borrell, con lo scopo di rivitalizzare il processo di dialogo tra Belgrado e Pristina, congelato dal novembre 2018.

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