Covid-19: tutti pazzi per i limoni, boom del prezzo

Mentre l'economia ai tempi del coronavirus frena e affonda, e per diversi settori il futuro si profila nero lui, il **limone, **resiste.
Usato per la produzione di disinfettanti naturali e a tavola come fonte di vitamina c, è anche perfetto per i tempi di confinamento dato che, nella dispensa, si mantiene.
Il boom della domanda, insieme alla scarsa produzione di quest'anno, ha fatto volare il prezzo del limone europeo dalla Turchia alla Spagna, primo produttore del vecchio continente (l'Italia è il secondo) .
Scarsa produzione e forte domanda: prezzi più che raddoppiati
Marcel Tasa, produttore di limoni di Alicante spiega che anche grazie alla scarsa produzione quest'anno i prezzi sono decollati: dai 35 centesimi al chilo dell'anno scorso, annata buona, agli 80 centesimi al chilo di quest'anno (prezzo del prodotto raccolto direttamente dal grossista nel campo del produttore).
In Italia dalla Sicilia alla costiera amalfitana le quotazioni dell'agrume sono aumentate secondo coldiretti fino al 30 % ma la produzione in costiera è inferiore del 40 %, rispetto all'anno scorso. Carlo De Riso, produttore della costiera amalfitana, racconta che quest'anno anche i limoni di seconda scelta vengono venduti "Mentre l'anno scorso li abbiamo dovuti buttare". Nello stabilimento si lavora in sicurezza, per via del Covid-19, la malattia che, insieme alla scarsa produzione, ha fatto decollare il prezzo del limone. Sconvolgendo positivamente un settore che, come molti altri in questo anno speciale, è stato colto di sorpresa dagli eventi.