Berlinale 2020: un orso d'oro contro la censura iraniana

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Di Euronews Agenzie:  Ansa
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Il regista Mohammad Rasoulof vince con il suo film "There Is No Evil", ma non può ritirare il premio perché non può lasciare l'Iran

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Non poteva non vincere il 70esimo festival del cinema di Berlino Mohammad Rasoulof, che con il suo film "There is no Evil" ha sfidato il regime iraniano. Nel film quattro storie: sulla pena di morte, la repressione, la colpa e la capacità di schierarsi. Il regista non ha potuto ritirare il premio perché il regime non lo fa uscire dal Paese, ma ha parlato al festival in videoconferenza.

A Eliza Hittman va il premio della giuria per il suo "Never Rarely Sometimes Always", film indie che racconta una storia on the road di una 17enne della Pennsylvania rurale alle prese con un aborto.

Miglior regia a "The woman who run" del sudcoreano Hong Sang Soo.

L'Orso alla migliore attrice va a Paola Beer protagonista di "Undine", che racconta l'amore attraverso il mito (quello germanico dell'Ondina) e la fiaba.

Alexander Janetzko/ Berlinale 2020

"Volevo nascondermi" di Giorgio Diritti vede premiato Elio Germano con l'Orso d'argento per il miglior attore per la sua interpretazione del pittore Ligabue. Germano dedica il suo premio a "tutti gli artisti, a tutti quelli storti come lui, a tutti gli sbagliati, tutti gli emarginati, tutti i fuori casta e ad Antonio Ligabue e alla grande lezione che ci ha dato, che è ancora con noi, che quello che facciamo in vita rimane".

"Favolacce" dei fratelli d'Innocenzo si porta a casa l'Orso d'argento per la miglior sceneggiatura con questa storia di ignoranza e violenza.

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