Da Davos Trump esalta la sua politica economica: "Grazie ai dazi abbiamo piegato la Cina. USA mai così prosperi". Visione offuscata però dagli altolà di Greta Thunberg: Basta coi profeti di sventure e con le loro profezie sull'Apocalisse", la liquida il Presidente
"Abbiamo piegato la Cina. E senza i dazi non sarebbe stato possibile"
"L'Europa e il mondo ci seguano. Il nostro è un modello vincente per il XXI secolo". Nel giorno in cui al Senato si aprono le discussioni per il suo impeachment, da Davos il Presidente Trump sale in cattedra e invita il resto del Pianeta a seguire la politica protezionista dell'economia a stelle e strisce. "Nel quadro della nostra nuova 'fase uno' - e i negoziati per la 'fase due' inizieranno a breve - la Cina ha sostanzialmente accettato misure che prima rifiutava - ha detto Trump -: interventi per difendere la proprietà intellettuale, stop ai trasferimenti di tecnologie. Ma non avremmo ottenuto queste concessioni se non avessimo attuato i dazi. A cui abbiamo fatto e continueremo a fare ricorso anche con altri".
"Prima l'America, ma nell'interesse di tutti". Trump prova a convincere la platea
Prima, nel discorso e nelle intenzioni di Trump, continua sempre a venire l'America. Il quadro, almeno a parole, è però quello di una cooperazione internazionale nell'interesse di tutti. "Trarremo forza dai successi del passato per costruire la grandezza della nostra missione comune nel futuro - ha detto il Presidente Usa -. Renderemo i nostri paesi più forti, le nostre nazioni più sicure, le nostre culture più ricche, i nostri popoli più liberi e il mondo più bello di quanto sia mai stato finora". Una visione che Trump non vuole offuscata da Greta Thunberg: "Basta con i profeti di sventura e con le loro previsioni sull'Apocalisse - il messaggio all'attivista svedese -. Gli Stati Uniti sono ora prosperi come mai".