Un equivoco politico-burocratico grottesco, nella migliore tradizione.
Un impianto sciistico in Calabria ha dovuto chiudere i battenti, per qualche giorno, a causa della neve. Sembra un paradosso, ma è successo davvero al Centro Fondo Carlomagno, il più grande comprensorio sciistico di fondo della regione e il più a sud d'Europa.
Lo stabilimento sull'altopiano della Sila è stato irraggiungibile durante le festività (il 31 dicembre, 1 gennaio e per l'Epifania) a causa di una nevicata che ha bloccato la strada di accesso. A chi toccava liberare la carreggiata, spalare la neve e spargere il sale? Ai due comuni di San Giovanni in Fiore, Casali del Manco o alla provincia di Cosenza, che se n'è occupata negli ultimi anni?
Per sciogliere il nodo gordiano, è stato istituito un tavolo permanente per discutere delle problematiche della Sila", con una dozzina di enti di mezzo e l'impegno solenne di «trovare, al più presto, una soluzione" per far sciare gli sciatori calabresi, scrive il Giornale.
Su Facebook, il gestore della struttura, Paolo Spina, aveva condiviso un post in cui si definisce l'equivoco una "eterna guerra burocratica" unita a "cecità politico-amministrativa".
"Non si sapeva di chi fosse la competenza e quindi non avevano pulito la strada", conferma Spina a Euronews. Il comprensorio lavora specialmente nei weekend e nei giorni festivi. "Si tratta della prima volta che succede, in quei tre giorni di festa", aggiunge. "Ora però hanno trovato l'accordo e la strada è stata riaperta".
Giuseppe Belcastro, primo cittadino di San Giovanni in Fiore, indica a Euronews che la Provincia, l'ente responsabile negli ultimi 30 anni della pulizia e manutenzione del tratto stradale d'accesso, "è stata progressivamente svuotata di contenuto dopo la legge Delrio. Ora le province non hanno più né uomini né mezzi e hanno difficoltà economiche per tenere aperte le strade provinciali".
E quindi "d'ora in avanti ciascuno farà la propria parte, ognuno si pulirà il proprio tratto di strada: noi, il comune di Casali del Manco e la Provincia di Cosenza", conclude il sindaco.
A poca distanza, si attende la riapertura dei moderni impianti di risalita di Lorica, bloccati da una lunga vicenda giudiziaria.