Con un concerto e una cerimonia d'investitura, la Croazia comincia ufficialmente i suoi sei mesi di presidenza del Consiglio dell'Unione Europea. Tre le priorità: Brexit, bilanci pluriennali e eventuale allargamento dell'UE ai Balcani.
ZAGABRIA (CROAZIA) - Arriva anche Ursula von der Leyen, a Zagabria, accolta dal premier Andrej Plenković, per la prima volta della Croazia alla presidenza del Consiglio dell'Unione Europea.
Per il più giovane paese membro, la Croazia lo è dal 2013, la cerimonia di investitura arriva pochi giorni dopo la vittoria elettorale alle presidenziali di Zoran Milanović, nuovo Presidente della Croazia, al posto di Kolinda Grabar-Kitarović, sconfitta al ballottaggio del 5 gennaio 2020.
Brexit, bilanci, allargamento ai Balcani
Dopo il concerto al Teatro Nazionale di Zagabria, per i prossimi sei mesi saranno tanti gli argomenti all'ordine del giorno dell'agenda europea: la gestione della Brexit, il quadro finanziario pluriennale 2021-27, l'eventuale allargamento della UE ai Balcani.
"Un momento importante per la Croazia"
Dichiara il primo ministro croato, Andrej Plenković, leader del partito HDZ (Unione Democratica Croata), al governo in coalizione con il partito HNS (Liberal-democratici):
Quattro "voci" europee
Le priorità della presidenza croata per il primo semestre 2020, spiega il Servizio Studi del Parlamento Europeo, sono raggruppate sotto quattro voci: un'Europa che si sviluppa; un'Europa che collega; un'Europa che protegge; un'Europa influente.
Verso Schengen
Oltre che su quelli europei, la Croazia è pronta a lavorare anche su un obiettivo nazionale: la sua integrazione nell'area Schengen.
Chissà se, prima di cedere il testimone alla Germania il 1° luglio 2020, la presidenza croata si sarà guadagnata gli applausi...