Gli ultimi due corpi sono stati individuati, ma al momento raggiungerli sarebbe troppo pericoloso. "Rischio eruzione ancora alto"
Le squadre di soccorso in Nuova Zelanda sono riuscite a recuperare i corpi di sei delle vittime investite dall'eruzione del vulcano Whakaari, su White Island. Anche i cadaveri degli ultimi due dispersi sono stati individuati, ma - data la loro ubicazione - recuperarli sarebbe stato troppo pericoloso.
Negli ultimi giorni, infatti, il Vulcano ha iniziato a emettere gas fortemente tossici, provocando inoltre un'intensa attività sismica sull'Isola. Secondo gli esperti della protezione civile, inoltre, il rischio di una nuova eruzione, al momento, è ancora parecchio alto.
"L'attrezzatura che gli operatori stanno indossando sull'isola è significativa in termini di peso e di limitazioni di movimento - ha chiarito il vice commissario di polizia Mike Clement - perché deve proteggere da fattori ambientali avversi. E dobbiamo essere preparati a un'eventuale nuova eruzione è un rischio che non possiamo escludere. Quindi devono muoversi lentamente, in modo efficace".
In un tweet la polizia neozelandese ha fatto sapere che almeno uno dei corpi si troverebbe in acqua, e al momento i sommozzatori stanno cercando di recuperarlo.
Nel frattempo, i familiari dei sei deceduti, che per tre giorni hanno atteso sulla terraferma, si apprestano ora a seppellirli. Ma il bilancio delle vittime potrebbe aggravarsi, perché più di venti persone sono negli ospedali della Nuova Zelanda e dell'Australia, la maggior parte con gravi ustioni.