Hong Kong: ira di Pechino per la legge USA in favore di Hong Kong

Il "Ringraziamento" di Hong Kong a Trump in occasione del Thanksgiving a stelle e strisce
Festa a Hong Kong. Rabbia a Pechino. Bifronte la reazione alla legge firmata da Trump, che ipotizza ritorsioni in caso di violazione dei diritti dei manifestanti. Al momento una semplice minaccia, che vale però già un'inedita adesione ai festeggiamenti per il Giorno del Ringraziamento.
"Gli Stati Uniti passino ai fatti". "Agisca anche l'Europa". Voci dalla piazza di Hong Kong
"Quanto ci attendiamo è che il governo degli Stati Uniti applichi questo testo al più presto - dice Ventus Lau, organizzatore della manifestazione -. E questo, anche in riferimento alle possibili sanzioni contro chi si è macchiato di violazioni dei diritti umani qui a Honk Kong". Dalla piazza si leva però anche un appello all'Europa. "Mi auguro che anche l'Unione Europea e paesi come la Germania prendano una posizione più decisa contro la Cina - commenta un manifestante -. Un coraggio che fino a questo momento è mancato".
Sanzioni e revoca dello statuto speciale: la legge che fa infuriare Pechino
Il via libera della Casa Bianca riunisce due differenti mozioni nella cosiddetta "Legge del 2019 sui diritti dell'uomo e la democrazia a Honk Kong": testo che menziona anche la possibilità di revocare lo statuto speciale, finora riconosciuto all'ex colonia britannica. "Un'abominazione assoluta" secondo la diplomazia cinese, che costa all'ambasciatore statunitense a Pechino la seconda convocazione in quattro giorni appena.
Ira cinese sugli USA: "Ci ripensino o passeremo alle contromisure"
"Il piano degli Stati Uniti è destinato a fallire - sentenzia in conferenza stampa Geng Shuang, portavoce del Ministero degli esteri cinese -. Il nostro governo si oppone con forza a qualsiasi ingerenza nelle questioni interne di Hong Kong. Invitiamo quindi gli Stati Uniti a non proseguire sulla cattiva strada, altrimenti saremo costretti a prendere decise contromisure". Preceduta dal "sì" senza appello della Camera, la firma di Trump sembra cavalcare lo schiacciante successo dei pro-occidentali alle elezioni di domenica a Hong Kong.