Centinaia in piazza a Vienna per dire "no" al divieto di fumo generalizzato nei locali pubblici, entrato in vigore a inizio novembre. Sponsor a sorpresa della manifestazione l'ex cancelliere Strache, il cui partito della libertà aveva votato l'iniziativa. "Una misura liberticida", la sua denuncia.
"No a una misura che condanna a morte i locali i pubblici". La piazza viennese si raduna davanti alla Cancelleria Federale per dire no al divieto di fumo generalizzato in bar e ristoranti, entrato in vigore in Austria a inizio mese.
Sponsor a sorpresa: l'ex cancelliere Heinz-Christian Strache, il cui Partito della Libertà (FPÖ) aveva a luglio votato la misura, in passato già stralciata dal suo governo di coalizione prima che finisse travolto dal video-scandalo che lo ritraeva in presunte trattative con degli oligarchi russi.
"Una misura liberticida - ha denunciato dal palco Strache, presentandosi come "cittadino in prima persona colpito dal divieto" prova di una società austriaca sempre piu proibizionista". Nella stessa occasione, l'ex cancelliere austriaco ha annunciato una mezza retromarcia rispetto alla prospettiva del totale ritiro dalla politica che aveva di recente paventato. In un post su Facebook la proposta di rimettere a una consultazione popolare l'eventualità della sua rinuncia alla leadership del partito, in vista delle elezioni amministrative, previste a Vienna il prossimo anno.