Siria: la mediazione russa

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Di Salvatore Falco
Siria: la mediazione russa
Diritti d'autore  Pavel Golovkin/Pool via REUTERS

Un compromesso favorevole a tutti per prolungare la tregua. È quello che Vladimir Putin spera di ottenere da Recep Tayyip Erdogan nel vertice chiave di Sochi. Per la Russia, la Turchia è un partner economico e un mercato di sbocco per petrolio e gas.

"Domani andrò a Sochi, in Russia - ha annunciato il presidente turco - In questo incontro affronterò la questione con il presidente Putin e, dopo di che, prenderemo le misure necessarie".

Il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, vuole un dialogo tra la Turchia e la Siria. Mosca si dice "pronta a incoraggiare i contatti":  "Tutte le strutture curde sul territorio siriano dovrebbero osservare la legislazione siriana, la costituzione siriana - sostiene il capo della diplomazia di Mosca - in modo che non ci siano gruppi armati illegali sul territorio della Repubblica araba siriana, che non sia minacciata la sicurezza della Turchia e di qualsiasi altra nazione".

Lavrov: "domani a Sochi non attesi contatti Turchia-Siria"

Non si prevedono contatti tra le autorità siriane e quelle turche domani a Sochi, dove Vladimir Putin incontrerà il presidente turco Recep Tayyip Erdogan per discutere della situazione in Siria dopo l'offensiva delle truppe di Ankara: lo fa sapere il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, precisando pero' che "e' necessario stabilire un dialogo tra la Turchia e la repubblica araba siriana" e che Mosca è "pronta a svolgere un ruolo di sostegno e a incoraggiare tali contatti". 

Per il Cremlino è importante che tutti i territori sotto controllo turco nel Nord passino a Damasco. Soprattutto l'autostrada che dal confine iracheno arriva a Latakia, dove sorge una base militare russa. 

Iran: istituire basi turche in Siria sarebbe "inaccettabile"

 L'Iran considera come "inaccettabile" qualsiasi azione della Turchia per stabilire basi militari in Siria, Paese in cui Ankara ha lanciato un'offensiva nel Nord contro i combattenti curdi, sospesa dopo un temporaneo accordo di tregua.

L'Iran, impegnato militarmente in Siria a fianco del regime nella guerra che dal 2011 sta distruggendo il paese, ha ripetutamente chiesto la fine dell'offensiva turca, lanciata il 9 ottobre contro le forze curde.