Il presidente Erdogan promette di distruggere lo YPG in Siria
Guerra totale al terrore. L'ha annunciata Recep Tayyip Erdogan, solo che fra i nemici da battere il presidente turco ci ha anche inserito i curdi, annunciando un'operazione militare nel nord della Siria, nelle zone a est dell'Eufrate. Ankara ha già avvertito Mosca e Washington dell'avvio dell'offensiva contro le forze dell'Ypg. Ha aggiunto Erdogan, in un discorso a Bursa: "Siamo entrati ad Afrin, Karablus, al-Bab. Ora entreremo nelle zone a est dell'Eufrate. Non possiamo rimanere in silenzio fino a che continuano i bombardamenti. La pazienza ha una fine".
Erdogan era in loco per inaugurare i lavori di una grande opera pubbblica, un'autostrada per modernizzare la regione, ma ormail il leader turco, in campagna elettorale permanente e dopo i recenti rovesci alle amministrative di Istanbul ha bisogno di rinvigorire la sua volontà di potenza.
Il presidente turco si è anche riferito alle aggressioni con mortaio da parte dei curdi sul versante turco. Lo scorso ottobre però, a detta di numerosi osservatori, sono state le forze militari turche a bombardare con l'artiglieria le posizioni delle forze di autodifesa curde siriane ad est dell'Eufrate. Il timore di Erdogan resta sempre che lo YPG si possa organizzare nella regione alla frontiera con la Turchia e creare un embrione di stato curdo. Un progetto che l'uomo forte di Ankara vede come il fumo negli occhi.