Da tre mesi le forze di Assad, spalleggiate dalla Russia, hanno iniziato l'offensiva contro l'ultima grande roccaforte dei ribelli causando 450 vittime civili
Le Nazioni Unite indagheranno sui 14 attacchi che hanno colpito siti umanitari in Siria. Il segretario generale Guterres accetta quindi la richiesta dei due terzi del Consiglio di sicurezza, ovvero Gran Bretagna, Francia, Stati Uniti, Germania, Belgio, Peru, Polonia Kuwait, Repubblica Dominicana e Indonesia. L'inchiesta non trova il supporto della Russia, che assieme alla Cina, un altro paese con potere di veto, ha di fatto legato le mani al Consiglio di sicurezza sulla Siria. La Russia infatti sostiene le forze di Assad, che tre mesi fa hanno iniziato un'offensiva contro l'ultima roccaforte dei ribelli, causando la morte di 450 civili e costringendo 440mila persone a lasciare le loro case. Numeri contestati dalla Russia.
"Rispetto il diritto della federazione russa di non essere d'accordo con me, rispetto anche gli altri 10 membri del consiglio di sicurezza che hanno un'opinione opposta - dice il segretario generale della Nazioni Unite António Guterres - Penso che questa inchiesta porterà dei risultati importanti. E posso garantire che verrà fatto il possibile perché la commissione indaghi in maniera obiettiva"
Intanto le ultime notizie che provengono dalla Siria parlano di un cessate il fuoco nella regione di Idlib da giovedì notte dopo quattro settimane di intensi combattimenti.