"Sound of vision" è un progetto europeo che mira a migliorare la mobilità di ciechi e ipovedenti
Il bastone bianco è tuttora il principale supporto per la mobilità dei non vedenti. Ma grazie al progetto europeo "Sound of vision", in futuro, la loro mobilità potrebbe diventare più autonoma e sicura.
All'università tecnologica di Iasi, in Romania, si sta attualmente testando uno strumento in grado di tradurre le immagini dall'ambiente esterno circostante in suoni e vibrazioni, che guidano l'utente.
Spiega Simona Caraiman, docente di ingegneria informatica: "Usiamo due telecamere stereo che filmano contemporaneamente l'ambiente circostante. Sulla base di queste immagini in 3D stimiamo le distanze dagli oggetti. E' importante capire che questa è un'applicazione cruciale, quindi il sistema non può fallire nel segnalare situazioni pericolose come, ad esempio, un buco nel terreno".
"Abbiamo crato un senso artificiale"
Il sistema di navigazione interna è invece in fase di sperimentazione all'Università di Bucarest. Alin Moldoveanu, coordinatore tecnico del progetto "sound of Vision": "Quello che abbiamo creato è un sistema in grado di percepire l'ambiente e di presentarlo al non vedente attraverso un senso artificiale. Potremmo chiamarlo proprio così: un senso artificiale"
Il sistema può anche leggere i testi
Ogni cambiamento nell'ambiente circostante viene rilevato immediatamente. Suoni e vibrazioni forniscono informazioni sugli oggetti circostanti: più sono vicini, più i segnali crescono di intensità.
Il dispositivo è anche in grado di leggere i testi presenti attorno all'utente.